Mentre il popolo schiuma rabbia per 3mila euro, 100mila clandestini vivono in hotel per una spesa di oltre 1 miliardo di euro. E ora riprende la mangiatoia nelle intenzioni della scellerata ministro dell’Interno, la cazzara Lamorgese, che con la sua minoranza di accoglioni, poltronari e criminali politici vuole riaprire le porte degli hotel a chiunque ‘chieda asilo’.

Il lavoro sul decreto immigrazione “è chiuso. Sto aspettando il parere dell’Anci perché cambia un po’ il sistema di accoglienza. I Centri di accoglienza dovranno essere gestiti dai Comuni. Spero di poter mandare il testo a Palazzo Chigi prima di ferragosto, poi se ne parlerà a settembre. La cosa importante è aver trovato un testo condiviso con la maggioranza”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervistata al Caffeina Festival a Santa Severa da Marco Tarquinio, direttore di Avvenire. Nel nuovo decreto immigrazione abbiamo recepito “tutte le osservazioni che erano state formulate dalla Presidenza della Repubblica. E siamo andati oltre: abbiamo modificato il sistema accoglienza anche per coloro che sono richiedenti asilo, affinché entrino nel circuito di accoglienza identico a quello che oggi è riservato a coloro che sono titolari di protezione umanitaria, ritornando un po’ come era prima”.
Questo significa che basterà sbarcare e chiedere asilo per finire in hotel anni. E’ il sistema Lucano esteso a livello nazionale.
Tutto ciò che Salvini aveva smantellato, loro vogliono riproporre per tornare a foraggiare le coop del PD, quelle del Vaticano e la ‘ndrangheta. Organizzazioni criminali che spesso collaborano, come emerso da più di una inchiesta.