
C’è da mettere in evidenza la testimonianza del tunisino Rami che è stato sorpreso da un reporter mentre guidava una colonna di quattro tunisini in fuga dall’hotspot.
È l’unico che ha la mascherina. (abbassata sotto al mento) e il solo che parli inglese. «Dove vai?», gli urla il cronista dalla sommità dell’altopiano. «Vado a comprarmi un po’ di pane», risponde. Poi si avvicina. Ha voglia di parlare. «Sono venuto qui, ma non resterò in Italia», precisa. «Sono stato in Svezia e Norvegia. Lì ha vissuto dieci anni. C’è la mia famiglia, la mia compagna».
«Ma io devo tornare lì da mia figlia, in un modo o nell’altro. Prendere l’aereo era impossibile, allora mi sono imbarcato». Ha prenotato il suo passaggio con gli scafisti. Partenza da Monastir. «Quanto ho pagato il viaggio? Duemila e cinquecento euro. Sì-sì-sì, lo so che è illegale» e fa un’espressione che potrebbe essere tradotta con uno «sticazzi».
«Tanto», prosegue, «il vostro governo fa solo bla-bla-bla, tante chiacchiere…». Ci aveva provato già l’anno scorso, a venire in Italia, ma al Viminale c’era Salvini e l’aveva rimandato indietro. «Quest’ anno sono tornato di nuovo.
«Eravamo in molti su una barca di mezzo metro, per sei ore. Uno addosso all’altro. Ma quale distanziamento… Il coronavirus è dappertutto. Decide Dio». Ci pensa Allah. Quella di Kareem, invece, non è proprio fuga, è più voglia di qualcosa di buono. «Non mi piace la mensa nell’hotspot», si lamenta. «Troppa gente. Non è accogliente. Devi stare in fila. Tutti accalcati. Poi prendi il tuo cibo precotto e vai a mangiare dove capita. Non fa per me. Ho voglia di un dolcino. Hai presente quelli con la mandorla?».
Sì, quello che un governo serio ti infilerebbe su per il culo.

GIUSEPPI DESECRETA I VERBALI MA SOLO QUELLI CHE DICE LUI!, https://www.youtube.com/watch?v=rGNXDw7glK0&t=6s
Sono stato in Svezia e Norvegia. Lì ha vissuto dieci anni. C’è la mia famiglia, la mia compagna»: la sua compagna sarà la solita tr**a scandinava senza dignità e che si lascia sco***e da feccia afroislamica come lui.