Le navi Alan Kurdi e Aita Mari, dalla fine del lungo fermo amministrativo, si trovano all’estero in porti di bandiera. La Ocean Viking, ammiraglia della flottiglia di navi ong, è sottoposta a quarantena al largo di Porto Empedocle. La Mare Jonio è anch’essa in quarantena, all’ancora nel porto di Augusta dal primo luglio. In mare, operativa, attualmente non c’é alcuna nave Ong, visto che proprie ieri è stata fermata anche la tedesca Sea Watch 3 per irregolarità: si è ‘scoperto’ che una nave che raccatta clandestini non può essere classificata come ‘nave da diporto’.
E quindi:
I #trafficanti, senza #ONG davanti alla Libia, devono utilizzare i più costosi barconi in legno, invece dei gommoni cinesi, studiati per affondare fuori dalle acque territoriali libiche.
Nel frattempo, l’aereo #Moonbird di @seawatch_intl continua a decollare da #Lampedusa. pic.twitter.com/mPkC3tr2LI— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 9, 2020
Basterebbe tanto poco per risolvere il problema.