A proposito dell’indegno schifo di oggi a Roma e, siamo certi, anche in altre città italiane:
Movida islamica a Roma: suolo pubblico diventa moschea – VIDEO
Cosa hanno da dire le femministe, visto che gli uomini pregavano, assembrati, mentre le donne erano rinchiuse in una sorta recinto improvvisato?
Roma, Piazza Re oggi: #risorseINPS musulmani uomini pregano all'aperto mentre le donne sono chiuse in un recinto artigianale, coperte dai soliti lenzuoli e da una rete oscurante. Tutto ciò è veramente inaccettabile in Italia. Questi sono matti. #RadioSavana #CoronaVirus #Covid19 pic.twitter.com/3EOZ58OLHg
— RadioSavana (@RadioSavana) May 24, 2020
Donne musulmane rinchiuse in un recinto a due passi dalla basilica di San Giovanni a Roma. Sotto gli occhi di tutti. Polizia compresa. La denuncia è di Fabio Rampelli, che su Facebook racconta la “triste” avventura domenicale. Con tanto di foto scattate personalmente.
“Ero alle ore 9.30 di questa mattina in Piazza Re di Roma, a Roma”, racconta il vicepresidente della Camera. “Gli uomini pregano ignorando le regole del distanziamento sociale, ma hanno almeno la mascherina. A pochi metri di distanza si vede un recinto. Non è una porcilaia, ma lo spazio riservato alle donne rinchiuse dietro una rete oscurante. Come fossero animali. Non possono partecipare alla preghiera né vedere i fedeli e l’iman. La polizia osserva senza eccepire“.
Complimenti alla Raggi. Volete questa Italia per le vostre figlie? Se non li cacciamo ora, non li cacceremo più. Prima, dobbiamo cacciare i ladri di democrazia al governo. Cosa stiamo aspettando?
Le immagini sono state scattate dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “Gli uomini pregano ignorando le regole del distanziamento sociale, ma hanno almeno la mascherina, a pochi metri di distanza si vede un recinto, non è una porcilaia ma lo spazio riservato alle donne rinchiuse dietro una rete oscurante, come fossero animali, non possono partecipare alla preghiera né vedere i fedeli e l’imam, la polizia osserva senza eccepire”, denuncia il deputato di Fratelli d’Italia.
“Non si può più accettare di essere discriminati a casa propria – attacca – di vedere stravolti i nostri principi ordinatori per i quali generazioni si sono battute con coraggio, di subire divieti e sanzioni mentre cittadini stranieri violano indisturbati la legge”.
INACCETTABILE RAMADAN A ROMA, ALL'ESQUILINO I DIVIETI SONO SOLO PER ITALIANI! Le immagini di questo video girato da cittadini all'Esquilino dimostrano che non è stato rispettato nessun divieto di assembramento.Ci sono decine e decine di immigrati intenti a celebrare il Ramadan, molti senza mascherina e a distanza ravvicinata. I divieti valgono solo per gli italiani cattolici?Presenteremo con Fabio Rampelli un'interrogazione al premier Giuseppe Conte e al ministro Lamorgese per chiedere chiarezza.
Posted by Federico Mollicone on Sunday, May 24, 2020
Insomma, nell’Italia della fase 2 ci sono manifestazioni di serie A e altre di serie B. I musulmani festeggiano la fine del Ramadan con il benestare delle autorità, mentre solo poche settimane fa i ristoratori che hanno manifestato all’Arco della Pace a Milano sono stati multati per essere scesi in piazza a distanza di sicurezza. “Fanno repressione a senso unico”, ci dice al telefono Paolo Bianchini, tra i fondatori del Movimento Impresa Ospitalità che ha promosso le proteste dei ristoratori e degli albergatori che hanno risentito maggiormente del lockdown e che si vedono penalizzati dalle norme anti-Covid. “A Milano e in tante altre piazze d’Italia ci hanno proibito di manifestare, mentre oggi i musulmani festeggiano liberamente. Perché loro sì e noi no? Eppure siamo soltanto padri e madri che vogliono difendere il loro lavoro”.
“La comunità islamica qui è una presenza fissa, ogni anno, come è giusto che sia, festeggiano la fine del Ramadan in questo parcheggio”, ci spiega Danilo Amelina, presidente del Comitato quartiere Aurelio. “Certo che però – aggiunge – quest’anno la manifestazione si sarebbe potuta evitare”. “Loro sono stati attenti a differenza di altri, ma è inevitabile che alla fine di una celebrazione con oltre 500 persone si creino assembramenti, con gente che va in gruppo a prendere l’autobus o a bere il caffè al bar”, gli fa eco Angelo Belli, coordinatore della Lega nel XIII Municipio Aurelio, secondo cui “in questo momento il buonsenso avrebbe voluto che l’autorizzazione non fosse stata concessa”. “L’Italia è sempre stato un Paese accogliente, ma qui siamo di fronte a un caso di discriminazione al contrario – incalza una donna che incontriamo nei pressi di piazza dei Giureconsulti – noi siamo ancora soggetti a varie limitazioni per le nostre celebrazioni religiose, mentre loro possono festeggiare il Ramadan come gli pare”. “In molti – spiega Belli – sono arrabbiati visto e considerato che ai funerali cattolici al momento non possono partecipare più di 15 persone”. “Oppure pensate a quelli come me – aggiunge – che sono fotografi e che rischiano di non lavorare per almeno un anno perché tutti i matrimoni proprio per evitare gli assembramenti, sono stati tutti rinviati”.
Femministe sinistroidi, se ci siete battete un colpo! Non avete nulla da dire a riguardo?
Fiato sprecato, quelle rompono i co***oni solo a noi maschi bianchi eterosessuali e cristiani. Con tutti gli altri invece sono “vivi e lascia vivere”.