La Cirinnà vuole regolamentare il commercio dei bambini

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Dopo il caso dei bambini nati da madri surrogate bloccati a Kiev, in Ucraina, gli esponenti del Pd, Sergio Lo Giudice e Monica Cirinnà chiedono di aprire un dibattito per la regolamentazione dell’utero in affitto anche nel nostro Paese. Lo Giudice ha un motivo personale per chiederlo, visto che con il moglie è andato a prendersi un bambino all’estero.

In Italia, ricordiamo, la maternità surrogata non è legale. E ora la Cirinnà vuole sfruttare questo momento di impasse per proporne, in breve, “regolamentazione” del mercimonio anche qui da noi.

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A breve, dopo avere ‘regolarizzato’ la clandestinità, faranno lo stesso anche con la pedofilia. Tanto l’obiettivo finale è quello, ormai è evidente.

Noi dobbiamo fermarli. Non siamo in presenza di avversari. Di nemici.




16 pensieri su “La Cirinnà vuole regolamentare il commercio dei bambini”

  1. Io non c’è l’ho con gli atei, mia madre lo era ma non ha mai odiato gli altri, la croce, i preti e tutto ciò che è cristiano.
    Concordo con Lavinia che certe schifezze le hanno commesse chi si diceva cristiano, ma quelli erano cristiani di comodo, non quelli di Cristo.
    Purtroppo al mondo ci sono donne che per scelta, vedi in. America, o per povertà, vedi India e Nigeria, fanno “le fattrici”, sempre per soldi.
    In America sono più selezionate e legalizzate e sostanzialmente è una scelta, in Africa ed India, come il bestiame e se il bimbo non è “gradito all’ acquirente”, perché malforme o bruttino, rimane alla madre o viene abbandonato a qualcuno che abbia un cuore umano.
    In India ed Africa molte cliniche sono illegali e le donne già madri di molti loro figli “veri”, si surrogano per soldi, spesso costrette dai mariti.
    In Nigeria invece vengono rapite ragazze da 15 ai 29 anni e se idonee fisicamente, messe a fare le fattrici.

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