”A me non risultano riscatti” pagati per la liberazione di Silvia Romano. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla trasmissione ‘Fuori dal Coro’ su Rete 4, chiedendosi ”perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano”. Il riferimento è all’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Repubblica’ dal portavoce di al-Shabaab Ali Dehere.
”Riportarla a casa è stato merito della nostra intelligence”, ha aggiunto Di Maio riferendosi alla liberazione della cooperante. ”C’è gente che ha rischiato la vita per andare a prenderla in Somalia e riportarla a casa”, ha detto ancora, affermando che ”in questo anno e mezzo di prigionia abbiamo sentito la famiglia ogni giorno. Nel mio ministero ci sono persone che hanno sentito in lacrime il padre e la madre per un anno e mezzo, che non sapevano se la loro figlia era viva”.
A lui non l’hanno detto. Non gli risultava nemmeno la liberazione.
Se blocchi la sanatoria ti perdoniamo. Sennò…
Incompetente
Messo da parte come un vecchio straccio,
Ridicolo all’aeroporto sembrava lo sfigatino di turno dove il bullo gli ha portato via la merenda!!@
Da chi poi, da uno gestito da casalino, uno del grande fratello.
Non conti un kazzo, dimettiti
Voce al Popolo.
Chissà dove vive di Maio. Nel luna park di Gardaland? Ovviamente e sicuramente questa sciaquetta sarà costata un bel po’ milioni di euro alle tasche dei cittadini italiani. Potevano pure lasciarla dove stava visto e considerato che ha deciso di convertirsi.