Il Comune di Roma per distribuire gli aiuti alle famiglie bisognose con i buoni pasto governativi è pronto a servirsi di una società francese e scarta una italiana.
E’ la triste realtà che viene fuori in questi giorni drammatici in cui l’emergenza Coronavirus.
Migliaia di famiglie ridotte sul lastrico, aziende che non riescono a lavorare. E il M5s importa centomila romeni. Poi arriva Virginia Raggi e asslolda un’azienda straniera piuttosto che una italiana, con sede a Roma, che già lavora con l’amministrazione capitolina dopo aver vinto un regolare gara d’appalto con la Consip.
Tutto nella norma. Non puoi usare un’azienda italiana per distribuire buoni pasto che andranno sicuramente a famiglie di immigrati e zingari.
Meglio cosi. Chi se lo fa portare a casa è infetto e pertanto non può uscire. Saranno gli stranieri a rischiare.
Ricordo sempre con piacere la scena di “Farfallon” in cui uno dei secondini iniziava distribuendo “Sbobba a te” e raccogliendo “Merda a me”. A causa di un errore dopo poco diventava “Merda a te e merda a me”.