La quarantena in tutta Europa ha congelato le attività di spaccio, così a centinaia lasciano l’Europa pagando migliaia di euro agli scafisti.
Un fenomeno particolarmente evidente in Spagna. Dove i marocchini che negli scorsi anni sono arrivati clandestinamente in Spagna, ora fanno il percorso inverso, alle stesse condizioni, per fuggire dal covid-19 e rientrare in Marocco, pagano migliaia di euro.
L’importante per loro è raggiungere la costa marocchina, indipendentemente dal prezzo da pagare.
Cento giovani marocchini hanno pagato ciascuno più di 5.000 euro per salire a bordo di due gommoni e raggiungere il Marocco.
Lo stato di massima allerta è stato dichiarato nella regione di Larache (Marocco) dalla gendarmeria e dalle autorità locali. Se la paura della pandemia è la prima ragione di questa immigrazione, bisogna dire che l’istituzione dello stato di emergenza in Spagna, la disoccupazione e la pressione esercitata sui trafficanti di droga, stanno costringendo molti marocchini a tornare nel loro paese. A dimostrazione che non vengono in Europa per lavorare.
Ma temendo di essere perseguiti dalle autorità marocchine, questi giovani “si sono volatilizzati non appena sono arrivati”. Facilitando così la diffusione dell’epidemia.
La ricerca continua nei pressi dei comuni di Moulay Bousselham e Sidi Boubker Haj, nella provincia di Kenitra. L’obiettivo principale è garantire che questi immigrati di ritorno non costituiscano una fonte di contagio con il coronavirus.
Ma guarda, scappano come branchi di sardine … un pesce a caso. Ma la Boldrini non cerca di fermarli? Non sono risorse? Lasciare scappare delle risorse non mi sembra sia prerogative dei nostri vari governi di sinistra
Cara Lavinia I soldi da cacciare via non li ho nemmeno per me, le patate non le semino, perché non è una coltura che poi riusciamo a raccogliere e gradirei quando parlo di non essere trattata come il suo zerbino personale. Si ricordi bene che l’agricoltura italiana professionale soffre per molti fattori, specie economici dovuti anche all’Europa, quindi io non disprezzo chi non la pensa come me, tanto meno gradirei essere ridicolizzato, così. Per dire di aiutare qualcuno non vuol dire cavarsi in bolletta o peggio ridurre alla fame un popolo intero. Dai miei discorsi si evince che io non approvo assolutamente questo governo e dico anche io prima gli italiani, poi gli altri.
Gli altri se vengono qui rispetto verso noi e contribuire al loro mantenimento, altrimenti a casa propria.