La ragazza, che vive a Romano Canavese, stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro, ma a pochi metri da casa è avvenuto l’agguato. Un’aggressione brutale.
L’uomo, dopo averla aggredita di spalle per rapinarla, l’ha buttata a terra, l’ha presa a schiaffi e pugni e l’ha immobilizzata nel tentativo di violentarla. Poi l’ha costretta ad un rapporto orale e le ha sfilato i pantaloni, ma proprio a quel punto il telefonino ha iniziato a squillare. L’aggressore si è spaventato, e la donna è riuscita a fuggire verso casa. L’immigrato però è riuscito a minacciarla: «Ho il tuo numero di cellulare, guai a te se mi denunci».
Le urla della donna, sconvolta e sanguinante al volto, hanno attirato l’attenzione di alcuni residenti che, dopo averla soccorsa, hanno chiamato i carabinieri che hanno subito arrestato lo stupratore, che è stato anche sanzionato per aver violato le misure di contenimento relative all’emergenza coronavirus.
La donna, soccorsa da personale sanitario, è stata trasportata in ospedale dove le hanno riscontrato un trauma facciale e la frattura del setto nasale.
E’ ormai la norma questo tipo di violenza da parte dei nostri ospiti, anche in pubblico, come dimostra la foto in alto.
Forse un pluripregiudicato?
Se lo fosse incriminare chi a consentito a questo verme di girare impunemente per le strade. Probabilmente al loro paese sarebbero bruciati vivi.
A chi commette reati reiterati togliere il permesso di soggiorno e ricacciarli da dove sono venuti. L’unica soluzione.
Io li sbattere I in galera assieme a magistrati rossi ed a tutti i i politici che vogliono la nostra morte. Ci sarebbe molta meno gente in giro senza bisogno di ordinanze e divieti.