Charles Bo, arcivescovo di Yangon, in Birmania: “Il regime del Partito comunista cinese è il primo responsabile” della pandemia da coronavirus. “Ciò che ha fatto – riferisce ad Asianews – e ciò che non ha fatto sta producendo danni alle vite in tutto il mondo e il popolo cinese è la prima vittima”, come è anche “prima vittima di questo regime repressivo”.
“Se la Cina – prosegue – avesse agito in modo responsabile una, due o tre settimane prima, il numero dei contagiati dal virus sarebbe stato minore rispettivamente del 66 per cento, dell’86 e del 95”.
Bo definisce “criminale negligenza e repressione” del regime comunista cinese. In sostanza, per l’arcivescovo, “una minaccia per il mondo intero”.
Pechino deve pagare per i morti italiani. Non basterà qualche mascherina tarocca importata dal loro omino Di Maio a farci tacere. Dobbiamo rompere le relazioni con la Cina e chiudere le frontiere ai cinesi. Sono un Paese irresponsabile che, nella migliore delle ipotesi ha taciuto su un’epidemia in corso da mesi sminuendo morti e contagi traendo in inganno stolti come Conte e il suo governo. Nella peggiore delle ipotesi, hanno realizzato un’arma biologica che è poi sfuggita.
In entrambi i casi, nulla sarà più come prima.
Continuo a mantenere il punto sul fatto che l’industrializzazione e lo sviluppo tecnologico dovrebbero essere appannaggio delle nazioni europee e nordamericane. Troppo gravi i rischi che acquisiscano tecnologie sofisticate altre civiltà.
Marte è difficile arginare i fenomeni come quello che è accaduto a Wuhan, che sia doloso o meno.
Come puoi sapere…chi fa, dove lo fa, e quando lo fa? Le tecniche non andavano divulgate, ma si può immaginare che sia per spionaggio che per studi di laboratorio arrivino ovunque, in qualsiasi parte del mondo. È quello che gli scriteriati chiamano “progresso”