“Voi fate bene a ricordare tutti quegli uomini e quelle donne in divisa”, caduti: “ancora adesso si ricorda qualcuno che sarebbe stato, in passato, malmenato dalle forze dell’ordine però scommetto che oggi quasi nessun giornale, quasi nessun telegiornale ricorderà che proprio il 19 novembre di 50 anni fa fu ucciso il primo poliziotto a Milano, Antonio Annarumma”. Lo ha detto al Congresso nazionale del Sap, Matteo Salvini.
Da lì cominciarono gli anni di piombo e una stagione di odio e violenza verso le Forze dell'Ordine, verso gli "sbirri", ancora oggi insultati e attaccati dai cortei di certi "democratici" figli di papà.
Una stagione che in Italia non deve tornare.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 19, 2019
Per il leader della Lega, dunque, “non ci saranno speciali sui telegiornali stasera, però – ha sottolineato riferendosi al caso Cucchi – si rompono le scatole a qualcuno se dice che la droga fa male. Poi, come sempre detto, se qualcuno sbaglia, paga, con o senza la divisa, ci mancherebbe altro. Però da ministro ma anche da senatore, ma anche da semplice cittadino – ha concluso – mi sono sempre rifiutato che qualcuno si permettesse di mettere le centinaia di migliaia di donne e uomini in divisa nello stesso calderone”.
Chi avesse pestato di botte lo spacciatorello Cucchi non avrebbe fatto nulla di male.