Capo Servizi francesi: “I nostri figli soffriranno, islamici scateneranno la guerra civile “

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Dopo l’attacco alla prefettura di Parigi di qualche settimana fa:

Parigi, islamici ‘francesi’ celebrano il terrorista che ha sgozzato 4 poliziotti: “E’ uno di noi”

Parla l’ex giudice ed ex capo dei Servizi francesi Alen Marsaud.

Secondo lui, la Francia pagherà con il sangue la “profonda codardia” dei suoi politici davanti ad una “piaga come l’islamismo”.

Per Marsaud molti dei volti più noti della scena politica francese sarebbero infatti portati a mettere in secondo piano le esigenze della società per racimolare qualche voto in più. Un po’ come fa il Pd in Italia.

Dobbiamo abituarci a soffrire. Vi posso assicurare che le generazioni venture saranno costrette ad una vera sofferenza. Ed è orribile dover dire una cosa del genere nel 2019“. E voi, siete pronti a soffrire per le scelte che, oggi, fanno Di Maio e Zingaretti? Davvero volete mettere il futuro vostro e dei vostri figli e nipoti nelle loro mani?

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Marsaud ha spiegato che nel corso degli anni è notevolmente cambiato l’atteggiamento dei politici verso gli islamici residenti in Francia: “all’inizio si manifestava una certa cautela che col tempo si è trasformata, oserei dire, in ingenuità, e si ha l’impressione che col tempo si sia venuta a creare una certa viltà di fondo, in particolare da parte dei politici”.

Per l’ex capo dell’antiterrorismo transalpino “non sono necessarie riforme, ma soltanto un po’ di coraggio e disegnare dei contorni certi al nemico. (…) Se non ci si decide ad indicarlo con univocità, ci sono poche chance di vincere”. Già, ma come fai a dire che milioni di ‘francesi’ che hai fatto nascere e crescere sul tuo territorio sono nemici?

“Non abbiamo più il coraggio di parlare dell’islamismo, si ha paura di farlo perché, si dice, non bisogna mettere delle etichette. E alla fine questa parola non si può più nemmeno usarla. L’Islam, bisogna dirlo, è prima di tutto una religione di conquista. Si parla dell’inculcare una religione con la conquista e, in primo luogo, con la conquista delle menti. E’ ora di guardare la realtà negli occhi. Ho l’impressione che i nostri politici siano all’oscuro di tutto, che non siano al corrente di quello che succede nel mondo e che non possano reagire in alcun modo”. Lo sanno, ma sono vigliacchi.

In diversi resoconti relativi al 2018, la direzione centrale per la sicurezza interna (DGSI) ha messo in luce la diffusione in Francia del salafismo, il ramo più radicale del sunnismo. Nonostante ciò in Francia si continua a parlare del salafismo come di un di movimento fondamentalista islamico “indefinito”, quasi “marginale”, sottovalutando, come sostiene Marsaud, la gravità della situazione.

“Penso che bisognerebbe invitare i politici a mostrare un po’ di coraggio. (…) Molti di loro non prendono neanche le misure più elementari per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini. Dal momento della sua elezione ogni deputato pensa solo a come essere rieletto. Per raggiungere questo scopo è pronto a comportarsi in modo vile, a sottostare ad ogni genere di compromesso”.

Marsaud ha ricordato anche che entro il 2022 almeno 254 detenuti, dichiarati colpevoli in Francia per terrorismo saranno rimessi in libertà.Ed è anche un problema italiano, con Schengen.

“La nostra intelligence teme che una volta che la Francia sarà piena di gente invasata (…) basterà un ordine, anche soltanto ricevuto dall’estero, perché tutti comincino a compiere degli attentati. E allora il Paese potrebbe precipitare in una situazione di una gravità tale che si rischierà sul serio lo scoppio di una guerra civile”.

La guerra civile c’è già, in Francia. Quando la polizia non può entrare in molti quartieri, di fatto territorio straniero, cos’è?




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