“Torino è una super Bibbiano. Il caso Hansel e Gretel, il caso Foti nascono proprio qui, quindi se dovessimo trovare un luogo che è la testa della piovra direi che questo è Torino”, spiega il professor Alessandro Meluzzi. Per andare a fondo sulla questione è stata creata una commissione d’indagine a Palazzo Lascaris, su iniziativa del capogruppo di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone. “La Hansel e Gretel ha formato intere generazioni di assistenti sociali, educatori, operatori, giudici onorari, tutte figure che appartengono allo stesso ambiente, e il rischio – sostiene il consigliere – è che questo abbia portato a una diffusione capillare dell’ideologia fotiana”.
Mentre a Bibbiano si tenta di insabbiare tutto, ora che è nata la nuova alleanza grilliota, con bizzarre autoassoluzioni:
A Bibbiano insabbiano tutto, il tribunale dei minori si autoassolve: “Abbiamo fatto bene”
Bibbiano si allarga ad altre realtà. A Torino, denuncia lo psichiatra Meluzzi, c’è una “super-Bibbiano”. Ed è probabilmente lì che è nata questa strana alleanza sulla pelle dei bambini. Proprio mentre Di Maio giurava “mai col partito di Bibbiano che ruba i bambini con l’elettroshock”.
A partire dall’inquietante rapporto tra il Comune di Torino e la Hansel e Gretel. L’amministrazione guidata dalla grillina Chiara Appendino ha destinato 195mila euro ad alcune onlus, tra cui quella di Foti. Deus ex machina ideologico del ‘sistema Bibbiano’. E anche il patrocinio al trentennale dell’associazione. La tre giorni si è svolta in una sala di proprietà della Regione Piemonte, all’epoca governata dal PD Sergio Chiamparino. Uno spazio dove si è elogiato il ‘sistema Bibbiano’. Con i vostri soldi.
Parallelamente si intensificano le attività cliniche e terapeutiche. Fiore all’occhiello del progetto è proprio l’equipe che si occupa di maltrattamenti e abusi. Un gruppo di esperti che aveva il compito di diagnosticare il trauma nei casi segnalati dai servizi sociali. Il metodo utilizzato, era lo stesso che, a suo tempo, i tribunali torinesi avevano rottamato, rimpiazzando Foti e il suo staff con consulenti meno “ossessionati” dalla conferma dell’abuso. Una tendenza confermata dai dati diffusi in rete dalla stessa onlus: nel 70% dei casi affrontati, circa 400 dal 2011 al 2015, gli allievi del terapeuta hanno riscontrato il trauma.
Bibbiano è ovunque governino ‘loro’.
Bravo Meluzzi, centro. Non guardate solo le ONG, guardate nelle scuole. Le maestre sono la loro avanguardia e i loro “segnalatori”. La bimba parla di Kenshiro e giustizia? Perchè se la bimba cita l’Iliade è un serio problema di accoglienza e probabilmente c’è dell’antisemitismo sotto. Poi queste trecce non sono per nulla regolamentari, non sembrano quelle di Greta ma di una Goebbels. E poi parla sempre malamente ai bimbi mori.
Evidentemente ha bisogno dello psicologo. Poi se arriva papi a sollevare dei dubbi sulla diagnosi e a sollevare qualche insegnante tutto magicamente rientra.
Vorrei precisare che non tutte le maestre sono compromesse ed esistono ancora posti dove l’insegnamento è una missione e non un “controllo dissidenti”. Perchè “quei comunisti di Rai1” (cit.) non sempre hanno ragione per tutti.