E’ accaduto a Milano, la mattina di sabato scorso, mentre i militari stavano tentando di sedare una rissa, senza sparare ad altezza migrante: “Tra i litiganti era coinvolto anche un nigeriano che importunava tutti gli altri”, raccontano i carabinieri.
Alla richiesta dei documenti l’africano attacca, prima ricopre di calci e sputi i militari, poi butta a terra un carabiniere e cerca di strappargli la pistola dalla fondina. In quel momento arriva un’altra gazzella che riesce a ammanettarlo.
Ma da terra l’africano continua a sferrare calci senza sosta e cerca di mordere i militari, mandandone quattro all’ospedale.
Il nigeriano, sbarcato nel 2016 aveva presentato domanda di asilo prontamente rigettata dalla commissione territoriale. Dopo i soliti ricorsi pagati dai contribuenti è rimasto come clandestino, ed è finito già in galera per rapina impropria. “Non aveva paura di essere arrestato, proprio perché in carcere c’è già stato”.
Una volta a bordo ha sputato dappertutto dentro l’auto dei carabinieri.
Il 29enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e alle 9.30 di oggi è finito a processo per direttissima. Mentre i carabinieri lottavano contro il malvivente e venivano feriti, sul posto era presente “una marea di persone” che, invece di aiutare le forze dell’ordine, “si sono limitate a riprendere la scena col cellulare”.
Ok. Ma se in quattro avete bisogno dell’aiuto della folla per arrestare un nigeriano, e ovviamente non per colpa vostra, significa che il problema è a monte. Dovete prendervela con chi vi manda allo sbaraglio. Se poteste sparare come negli Usa, sarebbero molto più mansueti.
Vergogna: Ma da quando in qua si chiede ai richiedenti asilo i documenti? hanno ragione ad incazzarsi….
scusate l’ironia ma sono stufo di sentire e vedere le nostre forze armate, I nostri agenti e quanti si prodigano giornalmente per assicurarci un minimo di sicurezza essere maltrattati e vessati da questi pseudo poveracci….
Adesso ho capito, lo Stato paga i carabinieri perché si prendano le botte.
Potevate dirlo prima!
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