E’ quanto fa sapere la Caritas sulla situazione degli immigrati nella città di confine.
Insomma, Macron ha respinto in Italia 400 immigrati negli ultimi 7 giorni, mentre coccolava Conte e Di Maio. E, conferma la Caritas, un’altissima percentuale di questi ha problemi psichiatrici.
E la loro presenza a Ventimiglia significa e ha significato una spesa mostruosa per ripulire la città.
Parliamo di 132.850 euro: è quanto è stato speso dal Comune in due anni per ripulire e bonificare le zone dove bivaccano gli immigrati clandestini.
A partire dal giugno del 2017 sono state firmate ben 11 determine (dall’amministrazione Ioculano prima e Scullino poi) finalizzate a stanziare fondi per l’impresa (la Dock’s Lanterna di Genova) che ha il compito di intervenire nei posti a più alta concentrazione di immigrati e richiedenti asilo.
Questi, provenienti generalmente da Asia e Africa, sin dal 2015 arrivano in città ma vengono in parte respinti dalle autorità francesi, finendo per infestare Ventimiglia. E non hanno l’abitudine di usare il gabinetto.
Spesso bivaccano sulle zone che vanno da Largo Torino sino a Corso Limone Piemonte ed anche pernottano all’interno del letto del fiume Roja, utilizzando le medesime aree come luogo di bivacco diurno e notturno e dove cagano allegramente. Stesso discorso vale per la frazione di Grimaldi (Inferiore e Superiore).
Due giorni fa l’ultimo esborso di denaro dalle casse comunali per ripulire: 12.870 euro.
E ora, dopo la ‘pausa Salvini’, Ventimiglia rischia di tornare agli anni orribili.
L’unico modo di evitare questi arrivi è chiudere la frontiera orientale da cui entrano. Solo i muri ci salveranno.