Quello di Salvini è stato anche un appello ai grillini di tornare ad essere un movimento non venduto a Bruxelles e alle poltrone. In questo caso, senza Trenta, Toninelli, Conte e Tria, si potrebbe anche ragionare di un nuovo governo populista a trazione leghista.
“L’Italia non puo’ avere un governo con posizioni distanti, per questo abbiamo ribadito che i troppi “no” hanno portato alla fine di questa esperienza di governo. Io sono stato il piu’ strenuo sostenitore di quest’azione di governo. Oggi la via maestra non possono essere giochini di Palazzo, “governi contro”, sono le elezioni”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Bella discussione, sono contento di essere a capo di una forza compatta. Abbiamo scelto di portare nelle case degli italiani le cose che non vanno, qualche anno fa sarebbero rimaste nelle stanze segrete. L’Italia non puo’ permettersi di perdere tempo, con un governo che litiga”.
Oggi al Quirinale: con l’Italia sempre, col Pd mai!
Posted by Matteo Salvini on Thursday, August 22, 2019
“Abbia letto di tutto, come ad esepio l’ipotesi di un esecutivo contro una persona, contro lo stesso Salvini”. Il leader della Lega è un fiume in piena e lancia un avvertimento chiaro: “Ho già sentito che qualcuno vuole cancellare il decreto Sicurezza, tornare indietro su Quota 100, a tutto questo dico no”. Salvini ha poi ribadito l’intenzione di andare al voto ma ha anche sottolineato che in questi ultimi giorni alcuni “no” dei grillini sono diventati dei “sì” e che alcuni parlamentari pentastellati sono disponibili per una manovra “non timida, ma coraggiosa che sappia anche sfidare i diktat dell’Europa”. Infine il ministro degli Interni ha aggiunto: “La via maestra resta il voto, ma se qualcuno mi dice rinnoviamo il programma, rinnoviamo la squadra, io sono un uomo concreto. L’unica cosa che voglio evitare è che rientrino dalla finestra i Renzi, i Boschi al goeverno. Un patto tra 5s e Pd, l’ho detto a Mattarella, sarebbe un ritorno alla vecchia politica”. Insomma la posizone della Lega in questo momento è fin troppo chiara: elezioni subito o un nuovo accordo basato sui “sì” con i 5 Stelle.
E’ sempre intelligente lanciare una carota dopo avere bastonato qualcuno. Dare ai grillini sull’orlo del precipizio una mano è una scelta razionale per evitare il governo della devastazione definitiva dell’Italia.
Il potere è sempre stato nelle mani forti, i quali ovviamente hanno fatto l’interesse dei loro simili, tranne i periodi relativamente brevi in cui però i poveracci si scannavano a vicenda e, non essendo avezzi al comando, il sangue scorreva a fiumi. Purtroppo trovare un equilibrio non è facile ma la vecchio stratagemma dei grillini di fare un referendum per qualsiasi problema si ponesse non era male. Anche la determinazione di eliminare poltrone aveva il suo perché, si palesava il rebus della scelta di chi doveva essere epurato, un partito suppongo avrebbe voluto assottigliare le fila altrui. Non conosco i criteri che avrebbero voluto/dovuto utilizzare in modo che la ripartizione delle forze fosse equa.