“Google ha manipolato dai 2,6 ai 16 milioni di voti per Hillary Clinton nelle elezioni del 2016. Un’azione legale contro Google dovrebbe essere avviata”. Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, precisando che la sua “vittoria è stata addirittura maggiore di quanto si pensasse”.
Wow, Report Just Out! Google manipulated from 2.6 million to 16 million votes for Hillary Clinton in 2016 Election! This was put out by a Clinton supporter, not a Trump Supporter! Google should be sued. My victory was even bigger than thought! @JudicialWatch
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 19, 2019
Nei giorni scorsi si è scoperto che Google ha redatto una lista nera di siti indipendenti ‘populisti’ che vengono indicizzati in modo peggiorativo rispetto ai competitori progressisti. In certi casi addirittura non compaiono nella ricerca Google.
Essendo un monopolista di fatto, come del resto Facebook nei social, questo condiziona il discorso politico.
Sembra che Trump, finalmente, sia pronto ad utilizzare i suoi poteri per eliminare la censura privata delle multinazionali contro i populisti e a favore dell’establishment.
Ps. I grandi sono tutti autoironici:
I promise not to do this to Greenland! pic.twitter.com/03DdyVU6HA
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 20, 2019
È palese che l.indicizzazione delle notizie è politicamente schierata.
Solo perchè il giudeo Google appoggiava la lobby sionista di Soros contro quella di “Koshner”: e Trump è il loro burattino.
Lo fanno anche qua. Escono prima le snentite di Butac che le notizie stesse su google…
Dove poi la smentita della bufala spesso è solo nel titolo e se la leggi non smentiscono un cavolo ma la infarciscono solo di loro opinioni.
Ecco perchè, dopo che avevo smentito più di una loro bufala su facebook, non posso più postare nella loro pagina.
La differenza è che le loro sono bufale politicamente corrette.
il non plus ultra della fake se è politically correct assurge alla dignità della notizia.