La vicenda dell’assassinio del carabiniere a Roma si ammanta di ulteriore mistero. Dopo la confessione di uno dei due turisti americani:
Secondo le agenzie:
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti i due ragazzi americani si erano recati ieri sera a Trastevere per acquistare droga, ma la sostanza acquistata era semplice aspirina. Dopo essersi resi conto di essere stati ingannati, hanno strappato la borsa allo spacciatore che conteneva il suo telefono cellulare. L’uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per riavere la borsa. Poi avrebbe chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato per la restituzione della borsa. All’orario stabilito i carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa. Li’ hanno incontrato i ragazzi con i quali è scoppiata la colluttazione nella quale il vicebrigadiere è stato colpito a morte.
Quindi uno spacciatore prima si fa derubare da due turisti e poi chiama i carabinieri per denunciare un furto? Mi hanno derubato mentre spacciavo droga?
E i carabinieri che avevano organizzato un dispositivo di cattura, non solo lasciano ammazzare uno di loro, ma si lasciano anche scappare gli assassini.
Scusate, ma a noi tutto questo appare incredibile.
Ci sarà lo zampino della trenta per non incolpare i suoi amici africani quindi diventati americani?