Ormai la magistratura ne inventa una al giorno. La Cassazione ha scarcerato uno spacciatore africano perché la conformazione ambientale dei vicoli del centro storico di Genova può agevolarne l’arresto.
Al pusher era stata contestata l’ aggravante del luogo, in questo caso i carruggi, che avrebbe limitato l’azione repressiva delle forze dell’ordine.
Il caso riguarda uno spacciatore fermato dagli agenti del commissariato Pre’ che alla vista degli agenti era scappato sputando 12 involucri di cocaina. Negli ultimi mesi la contestazione dell’aggravante del luogo da parte dell’accusa aveva consentito di incidere con più efficacia nel contrasto del fenomeno nei vicoli.
Ora la Cassazione rovina tutto. Il giudice dovrà valutare caso per caso perché non sempre i carruggi favoriscono la fuga del malvivente ma anzi potrebbero essere uno “strumento” in mano a poliziotti e carabinieri che, conoscendo le strade possono sapere come dislocarsi per bloccare le vie di fuga “dividendosi nei vicoli e percorrendo itinerari differenti così da precludere le vie di salvezza”.
Arrestato chi ha libri proibiti, scarcerano chi uccide appigliandosi a sottigliezze.
Libri proibiti e domande che non si possono fare fanno venire qualche sospetto?