SeaWatch, la capitana ai domiciliari al centro accoglienza immigrati

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Quando Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3, è stata arrestata, ha indicato il centro di prima accoglienza di Lampedusa come luogo dove essere messa agli arresti domiciliari. Ha un debole per gli immigrati:

E l’hanno accontentata. Lunedì si dovrebbe tenere l’interrogatorio e poi il processo per direttissima nel tribunale di Agrigento. Intanto la Guardia di Finanza ha già multato la comandante, l’armatore e il proprietario dell’imbarcazione con 16mila euro di sanzione a testa.

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I tre hanno trenta giorni per presentare ricorso al prefetto di Agrigento Dario Caputo oppure pagare la sanzione. Se non dovessero intraprendere nessuna delle due iniziative, lo stesso prefetto potrà raddoppiare o aumentare la sanzione fino a 50 mila euro.

Prima dell’assalto al porto di Lampedusa, la Rackete aveva rivendicato il gesto con un video stile Al-Qaida:




2 pensieri su “SeaWatch, la capitana ai domiciliari al centro accoglienza immigrati”

  1. Tanto per la cronaca l’equipaggio é composto da 10 donne inclusa la “capitana”. Non dico altro, traetene voi le conclusioni.

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