Tubercolosi a scuola tenuta nascosta per non “turbare” genitori

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Un compagno di scuola dei loro figli ha contratto la tubercolosi. Ma loro sono stati tenuti all’oscuro.

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Accade alla scuola primaria “B. Sestini”, nel comune di Agliana (Pistoia).

Il ragazzino è stato ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale locale più di un mese fa. Ma alle famiglie degli altri bambini non è mai arrivato alcun avviso.

Il motivo, lo immaginate da soli.

Il tutto è venuto fuori soltanto perché 5 di loro hanno avuto necessità di ricorrere alla profilassi, così come altri 3 allievi appartenenti a classi differenti, che però frequentavano il dopo scuola insieme al bimbo ricoverato.

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In breve si è quindi scatenato il panico, con i genitori naturalmente preoccupati per la salute dei loro figli. Numerose famiglie si sono rivolte direttamente alla Asl, che ha effettivamente confermato l’avvenuto caso di tubercolosi.

“Veniamo informati meticolosamente su ogni tipo di iniziativa, dai corsi agli incontri, dai ricevimenti alla pediculosi, ma per un fatto importante come un ragazzo affetto da tubercolosi neanche una parola. A noi genitori tutto ciò non sembra normale, almeno una mail o un messaggio avrebbero potuto inviarcelo”, è la protesta di uno dei genitori, che si fa portavoce del disagio.

A quanto pare neppure i docenti sarebbero stati informati dello stato delle cose. Ignari di tutto, hanno continuato a tenere lezione senza sapere di stare rischiando a loro volta di essere contagiati.

E tutti sappiamo perché.




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