Africano morde militare, procura vieta prelievo coatto del sangue

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Al momento dell’arresto, nella mattinata di lunedì 11 marzo, a Guarda Veneta, il gambiano ha aggredito i carabinieri, colpendoli a calci, mordendoli e sputando al loro indirizzo.

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Per questo, i militari avevano chiesto la possibilità di procedere con il prelievo di sangue coatto per verificare se l’arrestato avesse malattie trasmissibili.

Un accertamento che, però, la Procura non ha ritenuto praticabile. Non vorrete violare la privacy del povero migrante infetto?

Si è a lungo pensato di dovere procedere con la profilassi per i militari, sino a quando la consulenza del reparto di Malattie infettive ha ritenuto impossibile un contagio con quelle modalità. A noi risulta che i morsi possano contagiare.

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Lo stato di agitazione dell’arrestato, anche in Tribunale, ha poi reso necessario l’intervento del personale del Suem, per l’eventualità di procedere con la sedazione.

Ma anche in questo caso, alla fine questa ipotesi è stata scartata. Dopo oltre due ore, infine, è stato possibile procedere alla convalida dell’arresto, con successivo rinvio dell’udienza per direttissima, che l’accusato attenderà in carcere.

L’arresto era scattato alla luce della violenta reazione che il 25enne ha avuto alla perquisizione domiciliare, scattata perché ritenuto responsabile di una rapina.

Vale più la privacy di un delinquente africano della salute di un carabiniere italiano.




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