L’altro giorno Salvini ha presenziato, giustamente orgoglioso, al varo della Costa Venezia:
Ora in diretta dallo Stabilimento Navale di Monfalcone, dove Fincantieri consegnerà a Costa Crociere la "Costa Venezia", una nave interamente italiana.
Seguitemi!🔴LIVE 👉 https://t.co/wrp6aEVbu3 pic.twitter.com/v7OPRBlRuu
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 28, 2019
In realtà la faccenda è un tantino diversa, purtroppo.
Fincantieri, infatti, attraverso lo scaricabarile degli appalti, dà lavoro essenzialmente ad immigrati.
La parte del leone la fanno i bengalesi, che costituiscono il 60% dell’intera forza lavoro degli appalti all’interno dello stabilimento dal quale escono le navi da crociera. Di italiano, in quello stabilimento, c’è la tecnologia, gli operai più specializzati e gli ingegneri.
E’ scandaloso. Abbiamo una disoccupazione giovanile del 50 per cento, con punte al sud che arrivano a percentuali che è meglio non scrivere, e la Fincantieri, società pubblica controllata al 70 per cento dal ministero delle Finanze, dà lavoro agli immigrati. Usando società appaltatrici come schermo. Osceno e intollerabile.
Possiamo definire ‘nave italiana’ una nave uscita da uno stabilimento con il 60 per cento di operai bengalesi?
A Monfalcone in Friuli-Venezia Giulia.