“I foreign fighter (immigrati e figli di immigrati islamici) in Siria e Iraq, collegati all’Italia, sono 138”.
Il dossier sottolinea poi l’uso dei canali dell’immigrazione clandestina per trasferire in Europa estremisti e come sia sempre più sottile il confine tra jihadismo da tastiera e quello attivo.
I servizi rilevano anche la principale minaccia interna nell’anarco-insurrezionalismo,”l’espressione più insidiosa, capace di tradurre in chiave offensiva gli appelli istigatori della propaganda d’area,specialmente Federazione informale/Fronte rivoluzionario internazionale”.