Giornata di africani che prendono a morsi i poliziotti. Un immigrato fermato ad Atri, in Abruzzo, per un controllo anti-accattonaggio nel piazzale dell’ospedale, prima ha tentato di allontanarsi, poi ha affrontato i poliziotti colpendone uno con uno schiaffo in viso e mordendo l’altro a una mano.
Si tratta del solito nigeriano, che è stato arrestato e condannato a un anno e mezzo (pena sospesa) nel rito direttissimo, per le accuse di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre a danneggiamento e possesso di passaporto falsificato, in quanto alterato nelle date di rilascio e scadenza. Insomma, è di nuovo libero.
Uno dei due agenti ha riportato una prognosi di dieci giorni per la ferita alla mano. L’episodio è avvenuto poco distante dall’ospedale, dove sono sempre più numerosi extracomunitari che esigono l’elemosina, perlopiù clandestini.
Ma non è l’unico caso. A Vercelli, una cittadina ivoriana di 40 anni, clandestina, è stata arrestata dalla Polfer di Porta Susa: per minacce, resistenza, lesioni e rifiuto di fornire le proprie generalità.
La donna era stata avvicinata per un normale controllo di polizia. Sin da subito si è dimostrata insofferente al controllo, rifiutandosi di fornire le proprie generalità e assumendo un comportamento minaccioso e violento verso gli agenti. Accompagnata in ufficio per l’identificazione, ha cominciato a colpire, ripetutamente, con calci e pugni i poliziotti, mordendone due alla mano.
Attenti all’africano. Si potrà scrivere?
Tutto O.K.!
E poi i sinistri fanno le manifestazioni contro il Decreto Sicurezza…https://t.co/Y0McYMRQgA— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 16, 2019