“Per colpa di Salvini devo tornare a casa”

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Vi invitiamo a leggere questa delirante intervista sul RdC a tal ‘Emmanuel’, sedicente profugo della Costa d’Avorio (!!!).

La sintesi è questa:

“Ho preso un avvocato e presenterò ricorso perchè se Salvini mi rimanda indietro finirò per morire accanto a mia figlia. Oppure uccideranno lei. Piuttosto ammazzatemi qua”.

Quindi. Lui è ‘fuggito’ in Italia lasciando la figlia in Costa d’Avorio. Un padre premuroso. E ci sfugge il perché dovrebbero ucciderla se lui torna: alla stronzata non c’ha creduto nemmeno le commissione d’Asilo, ma un giornalista pronto all’uso lo trovi sempre.

Emmanuel Kouakou, originario della Costa D’Avorio. Al richiedente asilo la commissione ha di recente rifiutato la richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari ma lo straniero avverte: «Sono cristiano, mi sono innamorato di una donna musulmana e mi hanno promesso di ammazzarmi o uccidere la mia bambina se rimetto piede nel mio paese d’origine».

Da quanto tempo è in Italia?

«Sono sbarcato in Sicilia a febbraio 2016 e dopo due settimane a Bologna sono stato inserito nel percorso d’accoglienza a Modena, con la Caleidos. Attualmente vivo in uno degli appartamenti messi a disposizione dal progetto, a Sorbara, ma risultando clandestino dovrò lasciarlo».

«Sono cristiano e in Costa D’Avorio rappresentiamo una minoranza . Ho 35 anni e ho avuto il primo figlio nel 2010 ma mia moglie mi ha lasciato. Nel 2012 ho conosciuto un’altra donna di cui mi sono innamorato e abbiamo iniziato una relazione; il problema è che, però, è musulmana».

E’ stata questa la motivazione del tuo allontanamento?

«E’ così: volevano uccidermi. Tutto è nato quando le ho chiesto di sposarmi: la sua famiglia lo ha saputo e mi hanno impedito inizialmente di vederla. Poi, nel 2011, è arrivata la guerra e il partito musulmano aveva il predominio anche perchè i cristiani in costa d’Avorio sono pochissimi. Purtroppo suo zio era ministro; una persona potente e ha mandato tre persone a picchiarmi. Sono rimasto giorni e giorni in ospedale e la mia casa è stata distrutta».

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Poi cosa è accaduto?

«La mia fidanzata ha rifiutato di sposare un altro uomo, spiegando di essere innamorata di me e di aver intenzione di sposarmi. Hanno ripreso a pereguitarmi, fino a che un mio amico non mi ha avvisato che la stessa notte mi avrebbero ucciso. Era il 2015 e avevano organizzato una spedizione. A quel punto ho portato la mia bambina alla madre e sono scappato. Perchè avevano pure minacciato di uccidere mia figlia».

Quindi ti sei messo in viaggio….

«Alle quattro del mattino loro hanno fatto irruzione in casa mia. Io ero uscito da poco. Ho raggiunto con grande fatica la Libia e ho iniziato a lavorare sodo ma non era possibile inviare soldi nel mio paese, per mantenere la bambina.

Ecco perchè ho deciso, pur non essendone convinto, di raggiungere l’Italia e così ho fatto».

Da quel momento è iniziato il tuo percorso come richiedente asilo…

«E così, ma tre mesi fa la commissione ha rifiutato la mia richiesta, sostenendo come non ci fossero prove sull’eventuale rischio di morte nel mio paese. Ora mi sono rivolto ad un legale ma sicuramente questa nuova legge mi impedirà di Restare in Italia. Se mi rispediscono in Costa D’Avorio Salvini avrà sulla coscienza la mia morte e forse anche quella della mia bambina che ha appena compiuto undici anni».

Un delirio. Intanto: in Costa d’Avorio i cristiani – in realtà un sincretismo cristiano – sono in numero pari ai musulmani e vivono in una zona separata del Paese. Quindi, se anche fosse vera la telenovela inventata da questo Emmanuel, lui potrebbe sempre spostarsi nella zona cristiana senza correre il rischio di essere inseguito dai genitori furiosi della presunta fidanzata islamica.

Ma qui lo scandalo è un altro: lui e centinaia di migliaia come lui hanno vissuto per anni in hotel e appartamenti a spese nostre. E si sapeva dall’inizio che in Costa d’Avorio non c’è la guerra, ma si dovevano foraggiare le coop.

E ora che la pacchia è finita, le coop allertano i giornalisti amici per ordinare un’intervista delirante come questa.




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