L’assassino di Desirée: “Piansi quando morì”

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L’inchiesta sull’assassinio di Desirée Mariottini è sempre più delirante. Restano tutti in carcere gli spacciatori, ma non per omicidio.

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Dopo aver cancellato le accuse di omicidio volontario per Sisko e Ibrahim, ovvero per il nigeriano Chima Alinno e il senegalese Brian Minthe, è la volta dell’altro senegalese, Mamadou Gana, Per lui il Tribunale dei Riesame si è riservato di confermare le accuse. Forse Desirée è morta di noia.

E poi c’è il quarto stupratore arrestato, Yusif Salia, Youssef, il ghanese catturato nella tendopoli della mafia nigeriana di Borgo Mezzanone con 11 chili di droga, metadone, armi. Tendopoli che, nonostante un paio di incendi, è ancora lì.

Anche lui nega tutto. Niente stupro. Anche lui era ‘fidanzato’ della povera ragazzina. E avrebbe avuto con lei un rapporto sessuale ‘consensuale’ non sapendo fosse minorenne. Poi è andato via mentre la ragazza sarebbe rimasta. A fare, sempre ‘sesso consensuale’ con gli altri. E, dice, appreso che la ragazza era morta, ha pianto.

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Sinceramente non sappiamo cosa trattenga i parenti della ragazzina dal fare una strage. Non solo la drogano e la stuprano da incosciente, millantano anche ‘rapporti consensuali’.

Ma la difesa di Youssef raggiunge apici di tragica ironia: «La droga trovata nella baracca? Non era mia». Aveva 11 chili di droga nella baracca dove l’hanno trovato, ma non era sua.

Tra l’altro proprio il metadone è la sostanza rilevata in quantità massiccia nel corpo della 16enne. Secondo i risultati dell’esame tossicologico effettuato dalla dottoressa Maria Chiara David e dal dottor Mauro Iacoppini «il metadone e il suo metabolita Eddp sono stati rilevati nei campioni biologici in concentrazioni elevate, superiori ai range segnalati in letteratura per i casi di morte da metadone». Ma quanto metadone è stato somministrato a Desirée nelle 12 ore prima della morte? Secondo i dati di laboratorio una concentrazione terribile. Oltre al Diazepam (gocce di Tranquirit), alla Quetiapina (pasticche di Quentiax), alla cocaina nel sangue e alla morfina (eroina) nelle urine, Desirée aveva valori di 2,59 m/l (nel sangue), 12,1 m/l (nell’urina), 9,80 m/l (nella bile) e 158 m/l (nello stomaco) quando le dosi letali sono comprese fra 0,13 e 1,8 milligrammi al litro.

La cosa che indigna, è che Traini debba stare in carcere 12 anni, senza avere ucciso nessuno, e che questi, a breve, usciranno.




4 pensieri su “L’assassino di Desirée: “Piansi quando morì””

  1. Eh beh certo…chi gli pagava la droga sprecata per così poco…

    Tranquilli il giudice ne terrà conto

I commenti sono chiusi.