La segue mentre torna a casa e poi, quando lei svolta in una traversa isolata, la raggiunge per stuprarla.
Cosi un richiedente asilo nigeriano – ancora loro! – ha tentato di stuprare una 13enne di Battipaglia, Salerno.
La bambina, pesantemente molestata – una vera e propria violenza sessuale quindi – si è salvata dalla furia sessuale dell’immigrato e dallo stupro, solo grazie al cugino di 12 anni.
L’aggressore, non prima di pestare il bambino che difendeva la cuginetta, è fuggito. Ma è stato rintracciato dagli agenti della polizia ed è stato arrestato.
Si è saputo che è un richiedente asilo solo per la comunicazione del ministro dell’Interno:
Con il #DecretoSicurezza che ho in mente questi delinquenti dovrebbero essere subito ESPULSI, altro che "asilo" o "tutele"! pic.twitter.com/ztTaqybJi9
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 1 agosto 2018
Chissà quanti crimini dei profughi c’hanno nascosto fino ad ora. In tutti questi anni.
>Poche ore prima, esattamente nella stessa zona della stessa città:
Si era semplicemente fermato a parlare con una ragazzina e ha rischiato di essere linciato dalla folla: come racconta L’Occhio, un extracomunitario, a Battipaglia, in via Olevano, ieri sera ha rischiato di essere pestato ed è stato salvato dalla Polizia.
La presenza del ragazzo di colore non è andata giù a qualche residente della zona che ha dato luogo all’increscioso equivoco: pare che, non fosse stato per l’intervento delle forze dell’ordine, i presenti lo avrebbero aggredito per il solo fatto di parlare con la giovane, con la quale non c’era stato alcun contatto fisico. Ennesimo caso di psicosi razzista sul territorio.
Non è razzismo, è legittima difesa. Hanno imposto la presenza di centinaia di migliaia di giovani maschi di una razza diversa in un territorio chiuso.
La guerra è l’unica cosa che si potevano aspettare. E il bello deve ancora venire, a meno che Salvini non riesca a rimandarli indietro. E alla svelta.