“Chiudere i porti alle navi militari? Si può fare, basta cambiare gli accordi”
Lo conferma l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, già capo di Stato Maggiore della Difesa e responsabile della famigerata missione Mare Nostrum.
De Giorgi ha spiegato ad AdnKronos che la misura proposta da Salvini è realizzabile perché si tratta di accordi bilaterali tra i vari Stati.
Ovviamente tutti sanno che è così. Gli accordi tra Stati sovrani possono essere rivisti. E questo, firmato dal bullo di Rignano era a tempo in cambio di una mancia elettorale.
Si parla per la precisione dell’Operazione Sofia un’operazione militare lanciata dall’Unione europea in conseguenza dei naufragi avvenuti nell’aprile 2015. Una nave irlandese di ha scaricato un centinaio di clandestini a Messina.
“L’operazione europea Sophia prevede che quando le navi intercettano i migranti questi vengano portati in Italia. Come tutti gli accordi anche questi possono essere rivisti”, ha detto l’ufficiale. ”Chiaro che il ministero competente è quello della Difesa ma gli accordi tra Stati sono iniziativa del Governo, quindi dovrà esserci un consiglio dei ministri dove decidere l’eventuale nuova posizione da assumere”, conclude l’ammiraglio.
E il Consiglio c’è già stato. Questo pomeriggio.
Il governo italiano dice “no” ai movimenti secondari e “sì” a un ripensamento sulle missioni europee, in particolare sulla parte che prevede che chi viene salvato sia condotto automaticamente in Italia. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi, parlando del vertice sull’immigrazione dei ministri dell’Interno dei Paesi Ue in programma giovedì a Innsbruck. Intanto mercoledì è previsto un nuovo incontro tra il premier Conte e il suo vice Salvini.
Di immigrazione si occupa Salvini. Quando lui parla, è la voce del governo.