Il Comune di Vicenza conferma ed estende la “zona rossa” per i nomadi che, come detto dall’accademica della Crusca, d’ora in poi dovranno nomadare. Meglio se fuori dall’Italia.
Il sindaco appena eletto, il leghista Francesco Rucco, ha firmato l’ordinanza che vieta permanenza, stazionamento e sosta delle famiglie nomadi nelle aree di parcheggio con allargamento in diverse vie e piazze della Riviera Berica, nel quartiere Ferrovieri, in zona fiume Retrone, in un’ampia fetta della zona industriale, oltre che in viale Sant’Agostino, sino al confine comunale con Arcugnano.
«Abbiamo deciso di prorogare l’ordinanza – ha spiegato Rucco – sino a fine novembre e di inserire tra le aree vietate nuove zone dove sono state riscontrate criticità. Nel frattempo cercheremo di capire se sarà possibile estendere il divieto a tutta l’area comunale, dopo aver verificato la legittimità di questa opzione – conclude – dal punto di vista giuridico».
Estendiamo questo divieto a tutta l’Italia. Così nomaderanno prima dove governano i sindaci PD e, una volta che questi saranno cacciati dai loro cittadini, fuori dall’Italia.
Provvedimento logico, scontato e razionale in una società disturbata e contaminata da strane retoriche volte ad utopie abilmente strumentalizzate da politici sciacalli e traditori degli interessi nazionali.
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