La prossima volta che il senatore a vita Liliana Segre vi paragona i deportati ebrei ai clandestini sui barconi e vi invita a farli entrare, chiedetele quanti profughi siriani accoglie Israele: zero.

Ieri il governo israeliano ha fatto sapere che manderà altri aiuti agli sfollati di Deraa e di altri centri abitati del sud della Siria (confine con Israele) coinvolti nei combattimenti tra l’esercito siriano e le formazioni jihadiste, ma non ne accoglierà alcuno nel proprio territorio.
E a metterlo in chiaro è stato il ministro della difesa Lieberman: «Seguiamo da vicino la situazione nella Siria meridionale, saremo disposti ad offrire ogni aiuto umanitario per i civili, le donne e i bambini. Ma non accoglieremo alcun profugo nel nostro territorio».
Sarebbero 120mila i civili siriani in fuga dai bombardamenti e dai combattimenti tra governativi e jihadisti che si concentrano soprattutto intorno a Deraa, capoluogo della Siria meridionale e roccaforte degli islamisti.
Giovedì notte l’esercito israeliano ha inviato da quattro punti diversi delle linee di demarcazione con la Siria 300 tende, 13 tonnellate di cibo, 15 tonnellate di alimenti per l’infanzia, attrezzature mediche, medicinali, vestiti e scarpe. Aiuti che poi sono stati trasferiti nei campi profughi siriani a ridosso del Golan che ospitano migliaia di siriani.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha subito chiarito che non sarà consentito ai siriani di oltrepassare le linee tra i due paesi.
Lo stesso ha fatto la Giordania che qualche giorno fa ha annunciato la chiusura della sua frontiera nord dove si sono ammassati altre migliaia di siriani. Il ministro degli esteri giordano, Ayman Safadi, è stato perentorio quando ha affermato che «la Giordania non è in grado di ospitare altri rifugiati» perché il suo paese già «ospita 1,3 milioni di profughi siriani».
Ci sarebbero poi il Qatar e l’Arabia Saudita, che ne ospitano zero.
Sia chiaro, Israele ha tutto il diritto di respingere chi, profugo o meno, non farebbe altro che alterare la natura ebraica di Israele (basti pensare alla catastrofe palestinese che si è abbattuta sul Libano trasformandolo in un campo di battaglia permanente). Ma, ovviamente, se lo fanno gli ebrei con i profughi siriani, non è poi pensabile accusare Salvini di essere nazista, se lo fa con i clandestini africani.

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