Fontana, il ministro che vuole opporsi alla sostituzione etnica degli italiani

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Dall’annuncio della nomina di Lorenzo Fontana a ministro della Famiglia e della Disabilità, i gender-boys sono in lutto stretto.
Postano sui social network alcune recenti dichiarazioni del vicesegretario della Lega a difesa della famiglia e della vita, convinti che desteranno scandalo: la sinistra è ormai fuori dalla realtà. Pensa che le persone normali siano a favore delle adozioni gay, solo perché la minoranza favorevole è rumorosa e iperattiva.

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Invece Fontana è il ministro della maggioranza silenziosa. Ha partecipato alla marcia per la vita di Roma del 19 maggio, dichiarando che «l’aborto lo si è fatto diventare ufficialmente un “diritto umano”: in realtà è uno strano caso di “diritto umano” che prevede l’uccisione di un innocente… Bisogna sostenere la Marcia per la Vita! Fino a quando ci sarà chi vuole eliminare la persona umana, scendere in piazza non solo è auspicabile, ma doveroso». Ormai i diritti sono quelli del più forte.

La dichiarazione che però ha più sconvolto i radical chic è quella riportata sul suo sito sotto il titolo: Famiglia tradizionale sotto attacco. Vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo.

Si legge: «C’è una deriva nichilista e relativista della società occidentale, ma la Russia è l’esempio che l’indirizzo ideologico e culturale in una società si può cambiare. Infatti se trent’anni fa la Russia, sotto il giogo comunista, materialista e internazionalista, era ciò che più lontano si possa immaginare dalle idee identitarie e di difesa della famiglia e della tradizione, oggi invece è il riferimento per chi crede in un modello identitario di società». Perché il consumismo occidentale ha fatto, alle anime, più danni del suo gemello comunista.

«La propaganda dominante mette in discussione e indebolisce la famiglia naturale, ecco che ci dicono che l’immigrazione serve per colmare il gap del decremento demografico. Ecco, dunque, da un lato l’indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria del gender nelle scuole, dall’altro l’immigrazione di massa che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti, perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Il rischio è la cancellazione del nostro popolo».

Ed è vero. Il gender e tutta la propaganda sulle ‘nuove famiglie’ è propedeutica alla sostituzione etnica: prima si indebolisce una società, poi la si può dominare e sostituire. La famiglia è la cellula primaria della resistenza, per questo l’Italia è meno compromessa di altri Paesi europei: perché la famiglia è più coesa.

Classe 1980, Lorenzo Fontana entra in politica con la Lega ed è protagonista di una carriera folgorante: prima consigliere comunale a Verona, dal 2009 europarlamentare. Uomo di Tosi, si scontrerà con lui dopo la svolta ‘moderata’. Oggi Matteo Salvini lo considera il suo uomo di fiducia, un consigliere.

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Fontana ha partecipato a diverse iniziative di Fortezza Europa, associazione nata da una costola di Forza Nuova a sostegno della campagna elettorale per Federico Sboarina sindaco (ha vinto, Fontana è diventato vicesindaco). Inoltre, Fontana è un ospite frequente delle iniziative di ProVita, l’associazione anti-abortista che ha recentemente tappezzato il Paese con i manifesti anti-aborto e che ha forti legami con l’associazione Forza Nuova, come recentemente documentato da una inchiesta del Corriere della Sera. A Verona, inoltre, recentemente è stato annullato dopo le proteste dell’estrema destra un convegno universitario dedicato a orientamento sessuale e diritto d’asilo. La vicenda è stata riportata anche dal quotidiano francese Libération.

Family Day
Il ruolo della Russia nella battaglia pro-life e “contro il gender”
Legami a destra, battaglie pro-life, politiche estere filo-Mosca sembrano cose slegate tra di loro, ma non lo sono: il perno intorno a cui ruota tutto è un’associazione chiamata World Congress of families, il cui rappresentante russo è Alexey Komov, l’uomo che Fontana ringrazia nella dichiarazione riportata dal convegno ProVita onlus nel 2016. La World congress of families nasce nei primi Anni 90 dalla collaborazione di due sociologi russi – Anatoly Antonov e Vicotr Medkov – con l’americano Allan Carlson. Secondo quest’ultimo la denatalità americana è causata da rivoluzione sessuale e femminismo e i due russi pensano di poter applicare la stessa teoria alla Russia post-sovietica e che per questo sia necessario un ritorno alla tradizione, famiglia e religione. Con Vladimir Putin presidente, la World Congress of families diventa l’associazione di riferimento per la stesura nel 2011 della legge russa che limita l’aborto e quella del 2013 che proibisce la propaganda omosessuale.

LA RETE EUROPEA PRO-FAMIGLIA E LE ASSOCIAZIONI ITALIANE. L’associazione ha diramazioni in tutta Europa, è molto forte nell’Ungheria di Vicktor Orban, dove ha tenuto il suo meeting generale nel 2017, e collabora in Francia con Manif pour tous e in Italia con Generazione famiglia e ProVita, alle cui iniziative Fontana è spesso presente. La Russia di Putin è il faro a cui l’associazione guarda da diversi anni, soprattutto da quando nel 2012 Mosca è riuscita a far votare in sede Onu, nonostante l’opposizione di Usa e Europa, un documento che intende «promuovere i diritti umani attraverso una migliore comprensione delle tradizioni nazionali», formulazione che apre le porte alla demolizione del concetto di diritti universali dell’individuo in nome delle “tradizioni nazionali”. Non è un caso, quindi, che tra i primi a esultare per la scelta di Fontana sui social network siano state proprio l’associazione Provita e Generazione Famiglia.

Contro l’immigrazione per difendere l’identità italiana
Oltre all’aborto, entrambe le associazioni sono impegnate da diversi anni nella battaglia «contro la teoria del gender» e contro le famiglie omogenitoriali. Anche in questo caso, Fontana è perfettamente allineato. Questo il suo commento a una sentenza di marzo 2017 della Corte di Appello di Trento che riconosce due padri come genitori di una coppia di gemelli: «L’ordinanza della Corte d’Appello di Trento sulla doppia paternità è una sconfitta per la società. Pezzi di Stato continuano nel tentativo di minare la famiglia tradizionale rendendo il peggior servizio alle nostre comunità, nate e cresciute proprio grazie a un modello di famiglia basato su madri e padri (senza i quali, è opportuno ricordarlo, in natura non è possibile generare una nuova vita)».

Fontana è, tra le altre cose, l’autore insieme a Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior, del libro La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi. Durante la presentazione del libro, Lorenzo Fontana ha spiegato: «Noi non ci arrendiamo all’estinzione e difenderemo la nostra identità contro il pensiero unico della globalizzazione, che oggi ci vuole tutti omologati e schiavi».

Dalla Cirinnà a Fontana è un bel salto in avanti. Ed era lei quella ‘anormale’ rispetto alla volontà degli italiani. Uno scherzo della storia.