Ungheria, lavoro delle Ong sarà reato penale: arresto per chi aiuta clandestini

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Il governo ungherese ha presentato un disegno di legge che criminalizza chi presta aiuto ai clandestini. Se il testo verrà approvato nella forma attuale sarà reato penale stampare brochure informative per i clandestini, offrire loro cibo o aiuto legale. In pratica si va a caccia di collaborazionisti: perché se Mohammed stupra Maria in una strada di Ventimiglia, è anche colpa dei dementi che lo hanno accudito e sfamato. E i complici si puniscono. Anche più dei colpevoli diretti: perché sono traditori.

L’agenzia Askanews scrive:

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Le norme, a opera del governo nazionalista anti-migranti di Viktor Orban, mirano a impedire agli altri Paesi Ue il trasferimento in Ungheria dei richiedenti asilo. L’Ungheria, la Polonia, la Repubblica ceca e la Slovacchia si oppongono al programma Ue di ricollocamento di 160mila migranti siriani ed eritrei dall’Italia e dalla Grecia, Paesi di primo arrivo dei richiedenti asilo.

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Bugia. In Italia non è praticamente sbarcato 1 siriano. Figuriamoci 160mila. Tutt’al più qualche migliaio di eritrei presunti. E comunque, non c’è la guerra in Eritrea.

La legge verrà votata la prossima settimane e non ci sono dubbi sulla sua approvazione dato che Orban, rieletto ad aprile per un terzo mandato, gode di una maggioranza di due terzi dei seggi.
Il disegno di legge si chiama “Stop Soros Act” e rispecchia l’opposizione del governo allo speculatore apolide Georg Soros, accusato di favorire l’immigrazione islamica in Europa. Secondo il quotidiano ungherese Magyar Hirlap chi traffica in migranti, li aiuta a ottenere asilo o li finanzia rischierà pene da pochi giorni a un anno di carcere.