Governo, Savona: “Veti su di me”, ma sarà ministro euroscettico

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Paolo Savona ad Agorà su Rai3, non si lascia pregare: “Penso ci sianio veti su di me”. Ma Salvini non cede, considera Savona il migliore nome possibile. Stamattina il professore era intervenuto sul Sole 24 Ore per rispondere alle indiscrezioni circolate ieri su una possibile “irritazione” del Colle riguardo le sue dimissioni Euklid per “impegni pubblici”. Una conferma della sua nomina prima del passaggio formale dal Quirinale, cosa a cui l’abusivo al Colle tiene molto. Come tutti i burocrati prestati alla Politica.

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Savona spiega che l’addio alla “innovativa società di gestione del risparmio creata dai miei giovani allievi” non è stato uno sgarbo al Presidente per forzare la mano sulla sua candidatura, ma una decisione che deriva dalla “polemica scomposta” nata a seguito dell’accostamento del suo nome al ministero dell’Economia.

“La polemica scomposta che si è svolta intorno alla mia candidatura – ha scritto il professore eurocritico sul Sole 24 Ore – mi ha convinto che, venissi o meno nominato ministro dell’Economia e della finanza, sarebbe stato meglio che mi ritirassi dalla presidenza di Euklid potendo rappresentare un ostacolo al decollo dell’iniziativa. Forse sono troppo coscienzioso per i tempi che corrono”.

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“Caro direttore, leggo sul tuo illustre quotidiano che il Presidente Mattarella sarebbe irritato per le motivazioni alle mie dimissioni da Euklid Ltd, l’innovativa società di gestione del risparmio creata da miei giovani allievi, alla quale ho dedicato gli ultimi due anni della mia attività di studio e professionale”. Savona “spera” che “il Presidente Mattarella sia all’oscuro di quanto affermato da ambienti a lui vicini”. Infatti sostiene di non aver mai affermato che “le dimissioni fossero dovute a impegni di governo, ma impegni pubblici; se esiste un altro modo per definire il mio coinvolgimento nelle vicende politiche in corso ho avuto torto e me ne scuso ‘pubblicamente'”.