E’ governo del popolo: anche l’imprenditore sfrattato Bramini nella squadra di Salvini

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“Ho perso la mia casa, ho perso la calma e ho dovuto cedere alla forza trattato come un criminale, tutto questo nonostante avessi proposto, grazie al buon cuore di un grande imprenditore, a saldo e stralcio l’intera somma dovuta alla banca e quella spropositata e concordata senza colpa per stanchezza al curatore. E proprio lui ha detto no rifiutandosi in modo sprezzante finanche di trattare!!! Non sto a domandarmi se lo ha fatto solo per la cattiveria e il livore che mi ha sempre dimostrato oppure per servire quei poteri forti che volevano che tutta l’Italia vedesse Sergio Bramini umiliato e piegato all’“ingiustizia”. Avete solo vinto una battaglia ma con questo è iniziata una guerra, non solo con me ma con tutti i “giusti,” quelle persone che pur in mezzo a mille difficoltà cercano di vivere dignitosamente e onestamente in questo paese. Ringrazio Matteo Salvini e Luigi Di Maio per la possibilità che mi hanno offerto e che mi consentirà di continuare a difendere i miei diritti e quelli di tutti i deboli e indifesi oppressi da leggi ingiuste, per questo rispondo ACCETTO!”. Vergato a lettere maiuscole da Sergio Bramini, eletto ad eroe normale dalla gente comune.

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“Abbiamo trascorso una nottata insonne, la mia famiglia e io. Troppi i ricordi dolorosi che ci legano alla nostra vecchia casa… Chiedo scusa se ho perso la pazienza il giorno dello sgombero, chiedo scusa ai poliziotti che ho spintonato, ma è esplosa la rabbia che covavo da 7 anni di soprusi e di angherie, mi si è chiuso lo stomaco come quando ero ragazzo anche se ormai ho 71 anni».

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Ma non è finita. Il governo populista non lo abbandona. Salvini – e poi Di Maio – ha offerto a Bramini un incarico di Governo, una consulenza per occuparsi di questioni immobiliari, di fallimenti, aste giudiziarie. Una legge Bramini: “E io ho ribadito proprio stamane che accetto. Ho già una lista di persone in condizioni disperate come la mia, persone che hanno sfiorato il suicidio dopo essere state costrette a fallire ed essersi viste portar via la casa. Mi sento in dovere di prendermene carico”.

Sarà proprio un governo populista.