Milano: cancellate per proteggere condomini dall’integrazione

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E’ emergenza immigrati in via Padova, ancora. Rapine, furti, omicidi, spaccio, guerre per il territorio, spedizioni punitive e risse sono la normalità.

In risposta a vere e proprie richieste d’aiuto dei residenti, è stata presentata dal presidente della commissione Sicurezza del Municipio 2, Riccardo Truppo, e da Marco Pizzi, consigliere di Forza Italia, una mozione atta a decretare la pericolosità dell’area nota come galleria dello Zodiaco, situata in via Padova 179.

Quel passaggio, di proprietà dei due condomini sovrastanti e dell’omonimo cinema, è stato più volte scenario di fatti criminosi.

Spaccio, tentativi di stupro, prostituzione e svariate aggressioni, da ultima quella finita in tragedia per un 43 enne colpito da un immigrato e deceduto in ospedale per emorragia celebrale.

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«Al principio è stata quasi ridicolizzata» afferma il presidente della commissione sicurezza Truppo. Solo in seguito alla costante richiesta dei cittadini e alla sinergica collaborazione tra i promotori, gli amministratori dei condomini e gli stessi proprietari, l’Amministrazione non ha potuto fare altro che rispondere affermativamente alla delibera, permettendo inoltre ai residenti l’installazione di due cancellate che andranno a delimitare l’area interessata e ad emarginare i delinquenti. «Lo scorso 4 luglio, abbiamo presentato una mozione, affinché l’Amministrazione potesse decretare la galleria dello Zodiaco, un’area pericolosa, quale a tutti gli effetti è, visti i suoi precedenti» aggiunge Riccardo Truppo, riferendosi allo sgombero del 4 aprile nell’ex albergo Jolly Inn, all’incrocio tra via Padova e via Cavezzali.

In quell’occasione, lo stabilimento, comprensivo di 180 appartamenti, occupati abusivamente, per lo più da soggetti irregolari, venne espugnato.

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Ed è solo uno dei tanti casi, che si ricollega alla nota via, sempre più alla mercé di clandestini e delinquenti. Sarebbe bello poter affermare che via Padova è un laboratorio sociale, ma quando il disagio scatena degrado e delinquenza, rende impossibile o addirittura impensabile parlare di integrazione.

Un paradosso che nella città dei ponti si debbano erigere cancellate per proteggersi dall’integrazione. Ancora una volta il segno che i muri, o li metti alle frontiere, o li metti sotto casa.

E pensare che i fanatici, nella stessa zona:

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