«Gli immigrati puzzano»: modella padovana condannata a 4 mesi di carcere per reato d’opinione

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Non ci sembra di avere letto una decisione in tal senso, ma il prossimo governo ha l’obbligo di eliminare i reati d’opinione, come da programma della Lega.

Altrimenti, assisteremo continuamente a storture come questa. Perché se dai una pistola ad una scimmia, non puoi aspettarti che la sappia usare con raziocinio.

Quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale e la non menzione, per aver violato la legge Mancino. È la pena inflitta dal tribunale a Michela Bartolotta, ventiduenne commessa in un negozio di telefonia del centro di Padova, accusata di aver diffuso «idee fondate sull’odio razziale o etnico».

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Tutto per un post pubblicato sul suo profilo Facebook il 14 luglio di quattro anni fa. La bella ragazza padovana, con esperienza da modella, se l’era presa con una delle comunità straniere più numerose in città.

«Io e il popolo romeno non andremo mai d’accordo tra badanti depresse e altri elementi maleodoranti privi di civiltà ed educazione». Il post si era conquistato una cinquantina di like tra gli amici della giovane.

Poi l’obbligato pentimento con annesso ‘evento riparatore’ che sempre viene imposto a chi osa dire cosa pensa.

Ora, al di là del fatto che che i romeni puzzino o meno – ovviamente non tutti i romeni che vivono in Italia puzzano e probabilmente la ragazza ha fatto confusione con una precisa tipologia etnica di romeni – ognuno ha il diritto a dire quello che vuole. Non si possono dare 4 mesi di carcere ad una ragazza perché scrive che qualcuno puzza. E’ roba da totalitarismo, non da democrazia. Ed è anche tragicomico.

Anche perché è la stessa condanna che viene data agli spacciatori. Chi invece si masturba davanti alle scuole paga solo una multa. Quindi: abrogare la famigerata e demenziale legge Mancino. Che puzza di totalitarismo.