Veneto, sparirà ‘razza’ da referti Usl per non turbare Leu

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Un altro esempio di come la cosiddetta ‘destra’ sia, ancora, succube culturalmente della cosiddetta ‘sinistra’. Nonostante non ve ne sia motivo, vista la pochezza intellettuale della ‘sinistra’:

E’ stata approvata in Veneto dal Consiglio regionale una mozione che chiede di eliminare la dicitura “razza” nei referti medici delle Usl. La proposta, avanzata dal consigliere di Leu Piero Ruzzante, è passata con 27 voti a favore, tre contrari e un astenuto. “L’Associazione Genetica Italiana, nel gennaio scorso – ha ricordato Ruzzante – spiegò la caducità del concetto di razza. Nello stesso linguaggio corrente questa parola è ambigua, in quanto può indicare l’intera umanità quanto un ramo famigliare, con tante sfumature intermedie”. Ruzzante sottolinea che nei referti delle Ulss venete alla dicitura razza non segue alcuna indicazione, “e ciò – conclude – depone nel senso della inutilità ai fini medici-diagnostici, ponendosi invece a prestare a indebite interpretazioni”.

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Di caduco, c’è solo l’esistenza politica di Leu e la capacità cognitiva di questo Ruzzante. Chi vuole negare le differenze razziali è lo stesso che vuole negare quelle sessuali: siamo in presenza di malati mentali con l’ossessione di piegare la realtà alla propria bizzarra immaginazione. Un tempo li internavano, oggi li eleggono.

Fosse solo per un termine, potremmo anche compatire chi ha votato – sorprendente che anche la Lega si presti -, il problema sono gli effetti sulla salute. Perché le medicine non hanno gli stessi effetti su pazienti di razze diverse. Negarlo, significa mettere a rischio gli individui.

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Il vero razzismo è in chi vuole negare le differenze perché, altrimenti, riterrebbe giusto discriminare: non è così. E’ nel riconoscimento della realtà il primo passo per il rispetto.

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