Sulla cellula del profugo terrorista Amri smantellata questa mattina:
Terrorismo islamico, rete del profugo terrorista Amri stava per colpire
Emergono particolari. Il palestinese, Salem Napulsi, accusato di terrorismo, prima di essere fermato a Latina, aveva predisposto l’acquisto di un pick up su cui montare armi da guerra. Era pronto a colpire.
Il suo nome risultava nella rubrica di Amri che, ricordiamo, aveva molti ‘amici’ in zona:
AMRI: CACCIA A COMPLICI ISLAMICI A LATINA, PERQUISITE 2 CASE
Nell’estate del 2015 proprio Amri aveva trascorso alcuni giorni a casa di Montanassar Yakoubi, un amico del palestinese.
Secondo gli investigatori, proprio Napulsi aveva contatti con ambienti del radicalismo che portavano direttamente a uomini vicini allo Stato Islamico.
In un colloquio telefonico proprio Napulsi affermava: “Bisognerebbe mettere la loro testa sul tagliere e via, e colpire (mozzare la testa) e avanti un altro”.
Kharzi Mounir, il suo tramite per gli ambienti jihadisti, risponde in modo chiaro: “Quando incontrate i miscredenti colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati”. Napulsi si eccita: “Tagliargli la testa e i genitali!”.
Gli altri quattro arrestati sono i tunisini Akram Baazaoui, Mohamed Baazoui, Dhiaddine Baazaoui e Rabie Baazoui. Sono accusati di falsificazione di documenti e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli indagati in tutto sono 20.
