L’intelligenza potrebbe essere oresti misurata con un tampone di saliva, o una goccia di sangue, dopo che gli scienziati hanno dimostrato per la prima volta che il Quoziente Intellettivo di una persona può essere previsto semplicemente studiando il DNA. Che l’intelligenza fosse innata è sempre stato inequivocabile, ma non si sapeva come collegarlo al
Nel più grande studio in assoluto che esamina le basi genetiche dell’intelligenza, i ricercatori delle Università di Edimburgo e Harvard hanno scoperto centinaia di nuovi geni legati allo sviluppo del cervello.
Non che fosse in dubbio la natura innata dell’intelligenza, infatti studi precedenti hanno già scoperto che il 75% dell’intelligenza è ereditaria e solo una piccola parte dipende dall’ambiente in cui viviamo e dall’educazione, ma non si era individuato il legame con i geni. Tale natura innata era stata calcolata studiando gemelli identici che condividono lo stesso DNA, quindi eventuali differenze nel QI tra di loro devono essere non genetiche. Ma nessuno sapeva quali fossero i “geni intelligenti”, ovvero quelli deputati allo sviluppo dell’intelligenza.
Ora, studiando i dati genetici di oltre 240.000 persone, gli scienziati hanno trovato 538 geni che svolgono questa funzione. I ricercatori sono stati persino in grado di predire l’intelligenza solo sulla base del DNA di una persona.
David Hill, del Centro per l’invecchiamento cognitivo e l’epidemiologia cognitiva dell’Università di Edimburgo (CCACE) che ha guidato la ricerca, ha dichiarato: “Il nostro studio ha identificato un gran numero di geni legati all’intelligenza. “Siamo anche stati in grado di predire l’intelligenza in un altro gruppo usando solo il DNA degli individui.”
Lo studio ha anche dimostrato che gli stessi geni che influenzano l’intelligenza sono anche legati ad altri processi biologici come la durata della vita. Sebbene sia noto che le persone intelligenti vivono più a lungo, si è generalmente ritenuto che il collegamento fosse dovuto a cause sociali, come un’educazione migliore, che porta a un lavoro più ben pagato, che porta a un tenore di vita più elevato e a una vita più sana. Ovviamente, tenendo conto quanto scritto in precedenza: il 25% non innato.
Ma la nuova ricerca suggerisce che le persone intelligenti sono biologicamente ‘migliori’. Il team ha anche scoperto che i geni legati ai poteri di risoluzione dei problemi sono associati al processo mediante il quale i neuroni trasportavano segnali da un posto all’altro nel cervello.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Molecular Psychiatry.