L’interrogatorio di Luca Traini è stato mandato in onda a Matrix. L’interrogatorio si è svolto nel carcere anconetano di Montacuto il 6 febbraio scorso.
Il ventinovenne italiano di Macerata assistito dall’avvocato Giancarlo Giulianelli, ha detto al pm: «Non ricordo precisamente il numero degli spari. Ricordo tre o quattro soggetti contro cui ho sparato, gli altri no».
Rispondendo alle domande: «Non ho utilizzato tutte le cartucce. Di sicuro ho consumato due caricatori. Di quello che era inserito nella pistola ho sparato solo un colpo in aria perché vidi una ragazzina di colore, la volevo solo spaventare e ho sparato in aria».
Traini, come già si sapeva, era a caccia di spacciatori africani per vendicare Pamela, e dopo settimane, non è ancora dato sapere se i colpiti lo fossero o meno, quello che è emerso, però, è che uno dei ferito era compagno di stanza di uno dei profughi che ha fatto a pezzi la ragazzina italiana.
Traini non è apparso pentito, se non per aver sparato ad una donna. Perché lui cercava gli spacciatori africani colpevoli della morte di Pamela e della rovina di tanti altri ragazzi locali.
Ps. Stranamente è tagliata la parte iniziale in cui lui asserisce di sapere che i colpiti erano spacciatori. Altrimenti non si spiega la domanda del magistrato.