Nei paesi comunisti dell’Est, soprattutto nella ex Ddr, fare la spia sui tuoi concittadini era un comportamento promosso dallo Stato. Nella Germania comunista c’era un esercito di milioni di informatori al servizio della Stasi, che avvertiva le spie comuniste di tutti i comportamenti ritenuti ‘illeciti’, tra i quali, ovviamente, la propaganda di ‘idee proibite’. Perché sia chiaro: solo nei regimi totalitari esistono ‘idee proibite’.
Oggi facebook è una sorta di Stasi digitale. L’ultima vittima dei fanatici di regime è un professore di filosofia di Napoli. Per avere condiviso un articolo di Vox copincollato da un altro giornale e lanciato su facebook, il professore è stato ‘segnalato’ da un gruppo di suoi studenti:
Attenzione a non sottovalutare le situazioni di crisi. Prevenire è meglio che curare, prevenire denunciando regione per…
Posted by Riccardo Maria Fenizia on Wednesday, February 14, 2018
Ricorda molto quanto avveniva in un altro ‘florido’ regime comunista, la Cina di Mao. Anche lì i professori venivano denunciati al pubblico ludibrio di Stato da studenti fanatici addestrati dai maoisti:
Certo, i modi erano più truculenti, ma l’obiettivo è lo stesso: colpirne uno per educarne cento.
Ma noi non ci lasceremo educare da facebook e dai suoi segnalatori maoisti.
Ad eccitarsi oltre l’orgasmo per queste segnalazioni un giornale di estrema sinistra – Globalist – che scrive facendo riferimento all’articolo condiviso dal professore di filosofia:
E ancora articoli totalmente falsi che potrebbero essere perfino penalmente rilevanti per la diffusione di notizie false che suscitano l’odio razziale come le inesistenti ‘bande paramilitari‘ che gli immigrati strarebbero organizzando in Italia
Di falso c’è solo il cervello di chi ha scritto la frase in alto. Visto il loro fanatismo per la globalizzazione, ne conosceranno la lingua madre, possono quindi leggere l’articolo del Times nel quale si evidenzia l’allarme dei servizi segreti britannici sulla mafia nigeriana che sta armando i profughi:
Forse anche il Times è un giornale di estrema destra. Globalist è, invece, un giornale di cazzari che, come altri blog e giornali tenta di imporre il silenzio a individui non di sinistra attraverso il linciaggio mediatico. Concludendo in questo modo:
Per questo, come ha raccontato Il Mattino di Napoli, alcuni studenti si sono ribellati e hanno sostenuto di aver segnalato il profilo Facebook prima che il professore, persona alla quale è affidata pur sempre l’educazione dei ragazzi, possa fare danni.
Un tempo gambizzavano, ora segnalano su facebook. Solidarietà al professore.