Senza vergogna. Non solo ha venduto il terreno, e con questo la dignità, agli islamici perché al posto di una chiesa realizzino una mega moschea, ma fa anche la morale: “Che altri dissentano da quanto è stato fatto – concede – questo ci sta, e non è certo un problema. Ma dissentono dalla mia fede e anche dalla Costituzione”.
Questa la delirante tesi dell’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’accusa nei suoi confronti da parte dei fedeli che lo definiscono “un Giuda”, per aver consentito, ai fini della realizzazione di una moschea parlando di “congiura tra arcidiocesi, comune, università e comunità islamica, ai danni degli italiani, a vantaggio dell’islamizzazione dell’Europa e di sporchi interessi economici della curia”.

In effetti ha ragione. Giuda si accontentò di 30 denari, lui e i suoi hanno invece intascato diverse centinaia di migliaia di euro.