“Vattene e muori”, è un estratto della lettera anonima di minacce ad una preside di un liceo di Roma colpevole di non aver voluto rimuovere i crocifissi dalle aule. Crocifissi che turbano ‘loro’.
“C’è una sentenza della Cassazione e poi la mano di Dio serve sempre”, questa è la risposta della preside alla polemica.
La lettera di minacce contiene altri pesanti insulti, “Datte e mori, sporca amica di minorati, storpi e croci”, ne è un esempio. Le prime scritte contro la preside comparvero nei bagni già dal maggio scorso.
“Sono cose che fanno male ma non uccidono – afferma la preside – Anche se adesso vado avanti col cuore stretto in una morsa”. La Nari sostiene di non aver paura, ma a giugno chiederà il trasferimento in un nuovo istituto.
Perché ‘loro’ non la vogliono.