Trento, Islamico invasato distrugge due autobus: donne svenute

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L’allarme è scattato verso le 20.30 quando improvvisamente si sono formate lunghe code che hanno paralizzato per circa un’ora il traffico.

Sono stati momenti di follia e di terrore che hanno rischiato di coinvolgere persone innocenti che hanno messo a rischio la propria vita.

Un giovane nordafricano, improvvisamente, senza nessuna motivazione, se l’è presa con la moto di un ragazzo che stava consegnando una pizza gettandola a terra.
Poi si è scagliato contro un primo autobus, fermo prima delle strisce pedonali, sfondando a testate i vetri. Completamente invasato e fuori di testa il tunisino ha divelto i vasi di fiori e i cestini che si trovavano in via Prepositura lanciandoli addosso ai passanti terrorizzati, per poi prendere a testate nuovamente i vetri dell’autobus dove la gente è stata colta dal panico.

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Non contento e ormai completamente fuori controllo il giovane straniero si è poi diretto verso piazza Leonardo Da Vinci e dopo averlo sollevato un’enorme sasso lo ha scagliato contro un secondo autobus mandando in mille pezzi il parabrezza.

In questo frangente solo per miracolo nessuno si è ferito, ma una ragazza è stata colpita dai vetri, e una signora anziana è svenuta dalla paura.

I testimoni parlano di scene di ordinaria follia. Per fortuna fra i passanti erano presenti un carabiniere in borghese e Fabio Pipinato presidente del Cta Acli che con notevole sangue freddo, dopo aver allertato le forze dell’ordine, sono intervenuti e a fatica sono riusciti a bloccare l’energumeno. Poi sono arrivate le forze dell’ordine e il giovane è stato ammanettato e caricato su una macchina dei carabinieri e portato in caserma, mentre i due autobus hanno dovuto fare rientro in deposito ed essere sostituiti con altri mezzi con conseguenti disagi per i passeggeri.

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«Questo è troppo – dichiara una ragazza presente sull’autobus – sono terrorizzata di essere molestata e derubata quando giro per strada ogni giorno ed ora mi accorgo che nemmeno sugli autobus sono al sicuro, una vergogna, questi sono incivili»