Respingimenti libici dimezzano sbarchi in Italia, Ong protestano

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Era una questione ‘epocale’ che “non si può risolvere con i muri”. Invece è bastato che la marina libica – non quella italiana – iniziasse a bloccare i barconi e cacciare le navi delle Ong dalle acque antistanti la Libia, per dimezzare il traffico umanitario nel giro di un mese.

Anche il sequestro della Iuventa, che ha ‘spaventato’ le altre navi umanitarie e l’indagine sul prete telefonista hanno compartecipato a questa battuta d’arresto agostana.

Mare piatto, condizioni ideali per navigare. Ma ieri, a circa 24 miglia dalla costa libica, perlustravano le acque solo l’ong tedesca Sea Eye, a ovest di Tripoli, e l’Aquarius (MSF), a est della capitale. Nessuna chiamata, però, dal quartier generale della Guardia costiera di Pratica di Mare: non ci sono clandestini da raccattare ormai da giorni, Msf con le mani in mano da 10 giorni. Il vero tappo è la strategia della Guardia costiera libica, si lamentano: “Nessuna barca straniera nelle dodici miglia dalla costa”.

Nessuno sano di mente, infatti, può legare il crollo degli sbarchi con quella sorta di pastrocchio chiamato ‘codice Ong’, che si limita a raccomandare le Ong di non comunicare con gli scafisti.

L’ISPI, centro di studi strategici italiano, ha analizzato la diminuzione nel numero di sbarchi che è iniziata nei primi giorni di luglio, mentre solo il 31 dello stesso mese è stato approvato il codice delle ong:

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In altre parole il calo è cominciato non per le iniziative – inesistenti – del governo, ma per quelle pratiche della marina libica, che ha iniziato proprio dai primi di luglio a pattugliare e sparare sulle navi delle Ong.

Potevamo farlo noi già nel 2012. Ma ci saremmo evitati oltre 1 milione di clienti per le coop del PD. E questo era intollerabile. Ora che il business ha portato incassi mostruosi e si avvicinano le elezioni, allora si può permettere un momentaneo calo degli sbarchi. Che poi riprenderanno non appena gli elettori si saranno distratti.

Detto questo, è comunque un anno record, secondo solo al catastrofico 2016:

SONO SBARCATI SOLO 96.845 CLANDESTINI IN 7 MESI

Anche se non sbarcasse più nessuno – improbabile – fino a fine anno, ne avremmo comunque scaricati dieci volte più dell’anno prima che il PD andasse al governo.