Medici Senza Frontiere fuorilegge: “Continueremo a traghettare africani in Italia”

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Medici senza frontiere fuorilegge. “Non abbiamo accettato il codice perché non tutela il nostro lavoro e poi c’è già la legge internazionale che regolamenta il tutto. Noi continueremo comunque a lavorare nel Mediterraneo, ma al momento non ho capito cosa comporterà questa mancata firma”. Gabriele Eminente, direttore generale della multinazionale del traffico umanitario Medici Senza Frontiere, spiega così, ad Agorà estate sull’emittente amica Rai3, il perché della mancata firma sul già di per sé demenziale e inutile codice di condotta sui salvataggi in mare.

“Msf non ha problemi a fornire i dati e collaborare con la guardia costiera, tanto che l’anno scorso siamo stati noi a proporre per primi un intesa su questo fronte, ma non possiamo permettere che salgano sulle nostre navi delle persone armate. È una cosa che non permettiamo in nessuno dei Paesi nei quali operiamo”, ha aggiunto Eminente.

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Il Viminale ieri ha spiegato che “l’aver rifiutato l’accettazione e la firma pone quelle Ong fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso concreto che potranno determinarsi a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse”.

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A non siglare l’accordo anche la tedesca Jugend Rettet, presente alla riunione, e la Proactiva open arms. Le altre cinque organizzazioni internazionali invitate al tavolo, invece, hanno snobbato l’Italia.

Come tutte le multinazionali agiscono al di fuori delle leggi nazionali appellandosi a tutele ‘internazionali’. Se prima di oggi MSF era una delle Ong che trafficavano in combutta con il governo, oggi si pongono addirittura oltre la legge. Non vogliono rispettare nemmeno le minime regole che un governo illegittimo e collaborazionista ha pregato loro di firmare. Le navi di MSF e della ong tedesca vanno semplicemente sequestrate, ancora meglio, ma irrealistico, sarebbe affondarle in mare apero.