Una lista di 173 miliziani di di Isis pronti a colpire in Italia e nel resto d’Europa. L’elenco, stilato dall’intelligence Usa in base ad informazioni raccolte in Siria e in Iraq, è stato inviato all’Interpol e alle agenzie nazionali.

Si tratta di islamici addestrati per organizzare attacchi kamikaze nei paesi europei, Italia compresa.

Secondo il quotidiano britannico Guardian non è chiaro quanti di questi siano già in Europa ma Interpol sottolinea l’entità della sfida. Negli attacchi di Parigi e Bruxelles ISIS li inviò sui barconi dalla Turchia attraverso la Grecia. Nel caso di Berlino Amri sbarcò a Lampedusa. Molti sono però cittadini di seconda generazione per Ius Soli.

Nella lista, ottenuta dall’Fbi, i jihadisti vengono definiti come individui “che potrebbero essere stati addestrati per costruire e piazzare ordigni esplosivi in modo da causare numerosi morti e feriti. Si ritiene che possano viaggiare internazionalmente, per partecipare ad attività terroristiche”.

Interpol chiede ai Paesi euroei informazioni sulle persone della lista, come documenti di identità ed eventuali movimenti, pur non escludendo che possa anche trattarsi di pseudonimi o di false identità.

Il problema non sono quelli in lista. Ma quelli della porta accanto.