A gennaio si era visto negare il permesso di soggiorno perché ritenuto socialmente pericoloso. Oggi, Mohamed Naji, marocchino di 33 anni, imam della moschea di Sampierdarena si è presentato davanti al giudice civile Laura Casale per opporsi e cercare di ottenere così il rinnovo.
Naji è sotto inchiesta dall’agosto 2016 insieme ad altri due referenti della comunità musulmana genovese, l’albanese Bledar Breshta e il tunisino Mohamed Othman, tutti sospettati di fare parte di una cellula fondamentalista legata a due fratelli di Varese in procinto di partire per la Siria. Terroristi islamici, insomma.
Lo scandalo è che Minniti non l’abbia ancora espulso.
Pazzesco. Non solo non è in galera. Ma continua a predicare. Continua a vivere a Genova, dove accoglie migliaia di nuovi adepti traghettati per lui dal governo Gentiloni-Renzi-Minniti.