Immigrazione, il primo caso di Vaiolo delle Scimmie su un barcone in Italia

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L’immigrazione è fonte inesauribile di patologie esotiche. E’ inevitabile, quando sbarchi mille individui al giorno provenienti da zone del mondo ad alta densità di infezioni. Ed è praticamente impossibile individuarle, tranne casi di manifestazioni esteriori, al momento dello sbarco sulle nostre coste.

Il 30 giugno di 3 anni fa, all’inizio dell’ondata di sbarchi voluta dal governo Renzi, che seguiva l’operazione Mare Nostrum, i giornali diedero notizia del primo caso di Vaiolo delle Scimmie in Italia.

Un immigrato infetto a bordo di una, la Orione, con altri 396 clandestini, era infetto da  vaiolo delle scimmie, una malattia altamente infettiva che richiede l’isolamento e la quarantena di tutte le persone venute a contatto con il malato.

Una cosa di una gravità inaudita.

Conferme arrivarono dalla Croce Rossa siciliana, che mise a disposizione una barella ad alto bio-contenimento usata in casi di alta possibilità di contagio:

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Il ministero della Salute confermò, per poi smentire il contagio un paio di giorni dopo: “è solo varicella” dissero. Che ha manifestazioni esantematiche profondamente differenti, tra l’altro. Poi non si seppe più nulla.

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La malattia è chiamata “vaiolo delle scimmie” perché fu osservata per la prima volta nel 1958 nelle scimmie da laboratorio. Il virus colpisce soprattutto scoiattoli, ratti e topi, e può essere trasmesso anche agli esseri umani, dagli animali infetti, attraverso uno stretto contatto con sangue o morsi. L’agente patogeno del genere Orthopoxvirus, famiglia Poxviridae, è un virus simile al Variola il virus del vaiolo.

È possibile la trasmissione interumana del virus, in base a un’epidemia scoppiata nel 1997 nella Repubblica Democratica del Congo, in seguito è stato confermato da uno studio epidemiologico. I sintomi del virus in questione sono simili a quelli del vaiolo. Nel caso del Vaiolo la mortalità è del 30 per cento.

Essendo tra quelli che, senza eccessi, pensano i Vaccini siano utili alla salvaguardia della salute pubblica, non possiamo non pensare che dietro questa invasione ci sia, anche, l’idea di importare nuove malattie un tempo debellate o comunque rese statisticamente irrilevanti per vendere nuovi vaccini. Nel capitalismo la domanda crea l’offerta, nel capitalismo corrotto di BigPharma e dei politici a libro paga, è l’offerta a creare la domanda.

Si crea quindi una emergenza sanitaria importando masse infette, per poi ‘doverla’ combattere a spese dei contribuenti. Ingrassando i soliti. Le stesse masse di immigrati che vengono comode al Sistema anche perché, con il terrorismo, impongono ‘svolte autoritarie’.